A volte si parla per vanita' a volte per superbia a volte per analizzare le reazioni dell'altro a volte per provocare a volte per sedurre , a volte per inerzia,a volte solo per esserci ecc.
Fini non del tutto nobili a cui siamo tutti tentati . Non solo ma questi fini sono spesso negati,dissimulati , tenuti nascosti , spesso neppure li riconosciamo come tali (o no? o forse siamo tutti come dovremmo essere? o come ,anche in buona fede ,diciamo di essere? ).
Non sarebbe meglio in questi casi tacere o meglio ancora chiedersi del perche' di queste motivazioni a parlare oppure parlare di questo aspetto di noi e non di altro?
Se invece dobbiamo affrontare un problema reale , concreto ( vedi ad es.'' mi sento sola'' di Sissi) e tentare di risolverlo allora il parlare diventa piu' concreto, piu' semplice, piu'vero piu' ...serio. In questo senso l'analisi dei fini per cui si parla ,mi sembra, cosa assai utile.
|