Citazione:
Originalmente inviato da RedWitch
sul fatto di proiettare fuori l'osservazione, sugli altri invece che su noi stessi. La stessa cosa capita a me, e penso che sia una cosa abbastanza comune (dal poco che riesco a vedere degli altri appunto ) nel senso che è molto più facile vedere e riconoscere un difetto o un pregio in un altro piuttosto che riconoscerlo in sè stessi.
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Poi però c'è anche il problema inverso (che di fondo è lo stesso solo preso al contrario) c'è chi è talmente impegnato ad osservare se stesso che si dimentica di tutto il resto, esiste solo lui etc..
Citazione:
Originalmente inviato da dafne
Osservare
ob- servare
0b=sopra attorno avanti
servare=custodire salvare guardare
l'ho trovato tradotto come un "tenere gli occhi addosso", significa quindi guardare con diligenza ma ha anche il senso secondario di mantenere una promessa di eseguire, obbedire.
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E ci sta anche "salvare sopra", nel senso che se mi limito a guardare non mi ricorderò quasi nulla di quello che ho visto, se invece
osservo si creerà in me una "copia", ne avrò memoria, proprio come si usa la memoria del pc per "salvare sopra" (al disco fisso) dei dati importanti.