Citazione:
Originalmente inviato da dafne
Non fare del bene..se non sai ricevere l'ingratitudine.
|
Sono dello stesso parere che avete espresso.
Mi pare che si possa però prendere anche per un altro lato e cioè, nella maggior parte delle volte, il fatto stesso di " fare " un qualcosa ( in questo caso, del bene ) comporta inevitabilmente da chi lo riceve, e come, una risposta che può essere, anche, ingratitudine nello specifico; come se fosse una regola.
Che ne pensate?
Quindi si potrebbe anche vederla come esortazione nel senso che proprio perchè non si è " preparati" a ricevere una probabile ingratitudine, in risposta quale conseguenza di un fare - si può pensare allora a Gesù che ha " fatto " ma solo pochi hanno Compreso - bisognerebbe esimersi dal mettere in campo un " bene " che va al di la della nostra competenza, forse anche malato o come dice Red " sporco ", poichè potrebbe divenire leva che aziona una risposta negativa forse pure in termini di proporzionalità.
Centellinare dunque sempre, nella misura in cui si è preparati anche a sopportare una reazione, a ricevere.
Poi in campo devono essere considerati i vari aspetti del perchè si fa o si vuole fare del bene poichè è da li che qualcosa potrebbe venir fuori come per indicare un percorso. Quindi l'attenzione, secondo me, oltre che essere posta su " chi " fa del bene, dovrebbe essere accompagnata anche dallo studio di chi lo riceve.