Citazione:
Originalmente inviato da griselda
per essere sempre giusti nel parlare e nel trasmettere ciò che vogliamo dire senza urtare oltremodo la sensibilità dell'altro cercando di metterci in sintonia.
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Questo è spesso fuorviante però.
Un conto è quando, per mancanza di tatto, faccio
più male di quello che oggettivamente il contenuto del mio discorso potrebbe fare.
Altro discorso invece è quando, per cercare di far soffrire meno l'altro, smusso gli angoli e metto i fiorellini, comunicandogli però una realtà non vera.
Non so se è chiaro, metti che devo comunicare a qualcuno una notizia per lui sgradevole 50. Se manco di tatto, gliela comunicherò facendolo soffrire 70 (ossia mettendoci un 20, inutile, di mia grezzezza) se cerco invece di "proteggerlo" usando il savoir faire, lo farò soffrire 30 ma altererò così la realtà oggettiva dei fatti.
Dico questo perchè a volte è impossibile non urtare oltremodo la sensibilità dell'altro, se oggettivamente ciò che dobbiamo comunicargli è per lui motivo di sofferenza.
Non avere tatto, o mancare di tatto, secondo me significa far soffrire maggiormente una persona di quanto altrimenti l'oggetto in questione lo farebbe soffrire.