Citazione:
Originalmente inviato da Sole
Il tatto lo vedo come un tastare, lo diceva su Uno, cercare di capire l'altro fin dove può sopportare, ma non indorando la parola ma sperimentando a piccolissimi passi. Considerando che non abbiamo la capacità empatica di entrare in sintonia immediatamente con l'altro possiamo cercare di capire fin dove ha fiato per immergersi. La vedo più così. Una delicatezza nell'affondare le mani in ferite.
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Citazione:
Originalmente inviato da griselda
......... Ma per stabilirlo non puoi usare uno standard solo perchè tu sei fatta così, ma saper secondo me spaziare usando il garbo che ci vuole. Come? Sperimentando usando sempre meno garbo magari ma andando a ritroso.
Invece a me pare tu dica: io non so come sei tu faccio come mi viene con il tatto che possiedo e l'altro si arrangi?
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Mi sembrano la stessa cosa.. non ho detto che l'altro si arrangi anzi ho detto di tastare a piccoli passi.
Non possiamo dire onestamente quanto davvero siamo capaci di non ferire e quanto davvero non vogliamo farlo.. usare tatto, tastare dove non vediamo, non sappiamo, vuol dire scoprire l'altro in tutti i sensi possibili, e non possiamo sapere e prevedere se lo feriremo, in questo senso tastare con le mani il tatto dove arrivare.
Spero sia più chiaro