Credo che chi afferma che non si è mai perso, che è stato sempre centrato su se stesso senza mai farsi trasportare da altro, sia uno o che se la racconta o qualcun altro glie l'ha raccontata.
Anche qua, credere in se stessi, secondo quel che ho visto, ci vuole sforzo. E' più semplice farsi trasportare da altro che distoglie; è più semplice perdersi perchè, in fondo, risolleva visto che pesi, paradossalmente, quei pesi che bisogna portare credendo in se stessi e che inevitabilmente "costano" fatica, si è più disposti a lasciarli a terra invece che tirarseli sulle spalle. E' più semplice insomma lamentarsi.
Con questo dico che anche io mi son trovato in questa situazione proprio per elogiare questo non fare che se da un lato mi metteva l'ostacolo, il limite, come punto oltre il quale non potevo andare, dall'altro questo non fare nulla alimentava un circolo vizioso.
cosa è credere in se stessi?
Secondo me è confidare nel mezzo...me stesso appunto, o almeno ci provo.