Citazione:
Originalmente inviato da Kael
Con la disidentificazione, con la presa di coscienza che in realtà quello non è un mio reale desiderio.
I veri desideri sono quelli dei bimbi, il gioco, il partecipare con tutto se stessi, che non si preoccupa di chi vince o perde. Il fine del gioco è quello di stare insieme e fare esperienza, conoscere e autoconoscersi.
Gli adulti invece o bramano, o fanno svogliatamente (perchè costretti) o semplicemente non fanno. Non sanno "giocare" come i bimbi...
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Secondo me i bambini vogliono vincere eccome, solo che non sono deviati da peccati ancora, da mancanze, vogliono vincere per se stessi per evolvere per crescere, mentre gli aduti spesso a causa delle loro mancanze trasformano il desiderio di crescita in brama.
Una sana competizione è valida non valida quando ci si muove verso il basso non lo si fa per la spinta del cuore del gioare del divertirsi ma del voler primeggiare a causa di mancanze che nemmeno vediamo e quindi siamo convinti di volere ma a volere non siamo noi, ma la mancanza occultata.
Ecco perchè il bambino fa con tutto se stesso il gioco è fatto per crescere e sperimentare se stesso non per ledere se stesso o gli altri. Lui vuole crescere e per farlo gioca con tutta la sua energia che non è ancora deviata.