Se un atto altrui irrispettoso, offensivo o che altro, non ci provoca fastidio vuo dire che ci siamo anestetizzati, abbiamo ritratto la coscienza e quindi non esperiamo, non viviamo.
Vincere il fastidio è la condizione ottimale, facciamo esperienze, la coscienza è bella sveglia però non permettiamo allo stimolo di attirarci nella perdita di noi.
Esteriormente non è facile distinguere le due cose, uno può sembrare un santone e dormire in piedi anche se al contrario chi vince il fastidio comunque poco mostra esteriormente.
La stessa cosa vale anche con una coccola, un complimento, un gesto di affetto etc... l'ottimo è vincere la perdita del se ma vivendolo attivamente non desensibilizzandosi, il falso modesto non serve, il vero modesto si, anche se apparentemente sembra superbo.
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