[jezebelius]

Mhm..la cosa mi è un po ostica.
Ho visto matrix e da quel che hai detto mi viene in mente una vecchia serie televisiva, in America degli anni 60 mi pare qua da noi un po più in la, ossia " Ai confini della realtà". In una puntata si narrava la storia di un Tizio che riusciva, non ricordo come mi pare accompagnato da una sorta di regista, a trovarsi esattamente nel luogo di transizione dove degli esseri " costruivano " la realtà come la conosciamo, istante per istante erano sempre a lavoro. Ovviamente avevano un " tempo " differente per cui nel momento in cui la scenografia, se si può dire così, era stata costruita, da inanimata diveniva pezzo in cui la vita degli uomini arrivava ed a scandirlo c'era sempre un orologio ossia, questi esseri, avevano un tempo prestabilito nel quale costruire tutto ciò che serviva.
Come quando la strada è in costruzione ed appena messo giu l'ultimo fazzoletto di asfalto passa l'auto!

Tornando ai pensieri manifesti e cercando di capire come funzionano gli elementali, si può dire allora che il ( gia ) pensato passa, non mi viene altro termine, da un piano ad altro - come nel caso del progetto - per cui costruisce " ciò " che si manifesterà nel piano umano?
In questo caso data l'inconsapevolezza di questi organismi tranne forse che per il lavoro che fanno, è sbagliato però definirli " automatici"?