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Vecchio 28-04-2008, 20.35.51   #15
Ray
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Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Beh intanto sinceramente quando mi prende quella sensazione faccio fatica a ricordarmi di dove sono e cosa sto vivendo etc credo sia li il punto imparare ad accettare come sensazione di abbandono qualcosa che non è reale ora.
Questo credo sia uno dei punti fondamentali. Come diceva Uno all'inizio, questo meccanismo è di solito molto più sviluppato in chi, da bambino, è stato davvero abbandonato e/o ha ricevuto scarsissima attenzione e considerazione... molta meno di quanta ne aveva bisogno. E la fame resta.

Sempre come si diceva sopra non ci sono le bacchette magiche, però è utile agganciarsi a quel che arriva adesso quando arriva. E' anche utile, come dice Gris, distinguere la mancanza che avevamo nel passato da quella che percepiamo adesso (che fa scattare il meccanismo).

Se da bambino sono stato malnutrito e questo mi condiziona tuttora che non sono più malnutrito (sempre se è così, ma se scatta il meccanismo vuol dire di si, altrimenti da chi scappo?) forse faccio bene a rendermi conto che quel bambino ormai non posso più nutrirlo, nè farlo nutrire da chi mi nutre adesso... rendermi conto che se non fossi stato malnutrito, adesso quel meccanismo non scatterebbe, perlomeno non in quel modo. Insomma distinguere la fame dal ricordo della fame.

A volte abbiamo più bisogno del solito e, in questo casi, andiamo a bussare (si fa per dire) dove siamo di casa, da dove pigliamo sempre, dai nostri riferimenti (affettivi e non solo) per chidere di più... per chiedere che ci venga dato quel che non abbiamo avuto allora... per chiedere che chi ci da adesso sostituisca anche chi non ci ha dato allora.
Al timore del rifiuto o alla sua sensazione, scappiamo... forse per anticipare, forse per illudersi di non avere bisogno, forse per altre modalità ancora di controllo.
Per questo abbiamo bisogno che l'altro abbia bisogno di noi... ci da la sicurezza (finta) che non ci abbandoni.

Temo non si possa scappare da sta cosa... tocca rinunciare al controllo. La rinuncia è l'unica che può spezzare il meccanismo, per quanto doloroso sia. D'altra parte, stare con l'altro senza averne e volerne il controllo, non si avvicina di più all'amore?
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