Discussione: Tsunami silenzioso
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Vecchio 29-04-2008, 20.30.41   #3
jezebelius
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Del resto lo sappiamo, la musica è sempre quella, no?

Si percepisce questa mobilitazione generale e la si è percepita ( intravista direi, anche per qualche servizio visto in Tv o siu giornali ) nella giornata " dedicata " - altra trovata - alla terra, come se per pensare alla terra ci voglia una giornata ad hoc .
Vabbè, passi questa ennesima festa, per dirigere l'attenzione verso qualcosa che, secondo me, ha qualcosa di urgente.
Dico " qualcosa " perchè il resto mi sa di contorno ma non si può mai dire.
Fatto è che, come di solito accade ed è accaduto, saranno le popolazioni più povere ad essere travolte da questa onda silenziosa.
Se da un lato è il biocarburante, o meglio si attribuisce a questo la maggior parte degli oneri, dall'altro è anche un po il clima o anche le condizioni economico-sociali, nonchè l'aumento della popolazione, che nelle zone le quali prima ospitavano un determinato tipo di coltivazione oggi ne ospitano altre.
D'altronde, pensavo, se l'OGM non ha attaccato l'attenzione deve necessariamente " spostarsi " su altro e quindi via libera non solo al terrorismo psicologico mediante l'allarme generalizzato - Uno ha detto bene, stanno iniziando a dire che anche l'acqua sarà la protagonista mondiale di una emergenza che ci toccherà tra non molto; insomma il nuovo petrolio sarà quello - ma anche alla realizzazione di una " base di progetto " idonea in ogni nazione.
Con questo voglio dire che se prima una parte della popolazione mondiale consumava, in tutti i settori, un certo tot, oggi col progresso e con l'aumento del fabbisogno pro-capite si registra un sicuro squilibrio che, inevitabilmente, si riflette su tutti i settori.

Addirittura, per esempio, in Cina da tempo hanno abbandonato la coltivazione di varie tipologie del riso per dedicarsi ad altre, dicono, per una semplicità delle seconde rispetto alle prime. Si son dedicati al riso che ha tantissimo bisogno di acqua, lasciando perdere quelle sementi che, in tempi passati, crescevano bene anche senza acqua. Se ad oggi la scorte mondiali bastano per soli 60 gg, mentre prima rispetto a qualche anno e con quella popolazione sarebbero bastate per 6 mesi, dedicarsi ( nuovamente ) alla coltivazione di questi semi è una soluzione da non escludere. Con in semi " accantonati " in pratica la crisi potrebbe considerarsi già bella che risolta, secondo me.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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