Citazione:
Originalmente inviato da Ray
Io la metterei in questo modo, poi mi dici che ne pensi: la brama cala e può anche arrivare a zero (momento di massima inerzia, forse barlume di percezione del "vacuo") ma non può scomparire il rischio della brama, per il fatto che non scompare l'ego.
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Si dice infatti che quando hai toccato il fondo sei nella migliore posizione possibile: puoi soltanto risalire (molto zen, ma è vera..) E' anche il motivo per cui in quel gioco dei pacchi in tv quando uno resta con pacchi molto alti e uno solo scarso pensa di avere un buon vantaggio... In realtà la probabilità che elimini proprio quello scarso (visto che deve scegliere) fra tutti quelli alti è molto bassa, così che via via questo vantaggio "illusorio" andrà svanendo.
Quindi tornando in tema è proprio quando la brama è nulla che c'è il rischio più alto.. E più è nulla più "quella" parte avrà fame... Per la de-pressione, più comprimo una cosa più questa opporrà una forza inversa tendente a gonfiarsi.. (per questo trovo assai importante la frase dei versi aurei di Pitagora "offrite ai demoni sotterranei".. solo che in questo caso bisogna dare coscientemente e non lasciare che siano loro a prendersi quel che vogliono)
Citazione:
Una volta innescato l'energia si dirige verso quella cosa e, se noi la seguiamo, finisce che ci identifichiamo di nuovo e rivai con la brama... solo che ancor più potente di prima, perchè sfrutta canali diciamo "migliori".
Sarebbe quindi, se concordi con me, di incanalare ma restare dis-identificati... che poi è quel "guardarsi agire", quel lasciare che vada, che cercavo di esprimere.
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Su questo concordo pienamente, ed infatti quello che cercavo di esprimere all'inizio è proprio che più energia metti in quello che fai, più è difficile continuare a "guardarti agire", ma ti senti sempre più "risucchiato" da/in quella cosa...