Discussione: Volere senza volere
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Vecchio 07-05-2008, 17.30.52   #28
griselda
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Mi sembra che la brama per questo 3d sia già calata

Proviamo a fare qualcosa di concreto, con alcuni di voi ne parlammo già in una chat di tanti mesi (se non dello scorso e più anno) fa, ma sono certo che se non l'avete dimenticato comunque non ve ne ricordate (carina questo paradosso vero? Buono per altra discussione).
Stando seduti o in piedi proviamo ad alzare e a riabbassare il braccio teso un paio di volte, se siete in ufficio e non volete attirare l'attenzione si può anche tenere il gomito piegato, ma le prime volte l'effetto si sente meglio con il braccio teso.
Dopo questa prova lasciate il braccio inerme e senza la volontà di alzarlo provate ad immaginare che il braccio sia una pompa di acqua, che state aprendo la pressione e che questa spinge verso la mano (o verso il gomito se state provando la versione "non faccio ridere tutto l'ufficio").
Prendetevi qualche secondo, ci vuole un momento, soprattutto per chi è abituato a muoversi contratto.
Se lo fate almeno decentemente scoprirete quanta energia si spreca ogni giorno solo per muoversi, ma ora non ci interessa questo (che svilupperemo al momento giusto in altra sede) quanto distinguere in un caso concreto, sperimentabile e verificabile i vari stati.
La partenza può avvenire in diversi modi, perchè voglio alzare il braccio, perchè uno mi infila uno spillone nel punto giusto, perchè mi sta arrivano sul viso un oggetto e cerco di pararlo, perchè mi fa prurito la fronte, perchè voglio salutare qualcuno o perchè voglio prendere un oggetto in alto etc etc...

Noterete che già qui (teoricamente, ma non è detto, poi vedremo) si differenziano le azioni in attive e passive, solo le ultime due (teoricamente) sono attive.
Da cosa dipende quel teoricamente? Dipende da quanto siamo più vicini al movimento del primo tipo o del secondo tipo ("la pressione dell'acqua"), più siamo vicini al primo e più faremo il movimento meccanicamente, anche il saluto sarà una risposta perchè vediamo qualcuno conosciuto, perchè fin da piccoli sappiamo chè è educato salutare etc... saranno azioni che dimenticheremo più facilmente. Tanto più siamo vicini ad un movimento del secondo tipo e tanto più saluteremo (nell'esempio) perchè amiamo incontrare altri esseri umani... anche se in realtà non c'è bisogno di esternare amore, a volte si fa per l'altro, per farglielo sapere (il discorso qui è o.t.), se amiamo veramente non abbiamo bisogno di farlo sapere...

Adesso non ho tempo per rifinire bene tutti i concetti, ho messo solo degli spunti, comunque la brama muove il braccio nel modo uno, la volontà nel modo due, anche se ovviamente non è che uno sente la pompa dell'acqua ogni volta, quella è una visualizzazione che ho usato per rendere praticamente il concetto, perciò non è vero che la brama sia necessaria, lo è quando non si vuole e si deve fare (minuscolo).
Forse è che quando voglio va da se il lavoro o quello che farò. Cioè vicino alla spontaneeatà? A me a volte capita di non aver voglia di fare un lavoro poi magari dopo un paio di giorni il lavoro lo faccio ed è come se andasse da se. E' come un po' per l'esercizio della pompa ( per pompa intendi la canna dell'acqua del giardino che quando è piena si alza come un serpente?) mi carico, mi carico e poi va da se che faccio il lavoro è come se la voglia mi arrivasse da se e il lavoro scivola via, mentre al contrario se non c'è questa, chiamiamolo stimolo interno, è una fatica infernale, spreco il doppio della fatica per tenermi li e per farlo.
Assomiglia?
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