Discussione: Volere senza volere
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Vecchio 14-05-2008, 23.54.54   #49
Ray
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Quando la brama cala, o si annulla, cosa resta? Resta l'inerzia. Resta il vuoto, il non movimento... e ci si rende conto che facevamo qualsiasi cosa per brama, anche respirare.

Dopo la brama, se si vuole fare qualcosa, serve volontà. Qualsiasi cosa, anche respirare. Bisogna ricordarsene e fare o sforzo corrispondente. Capita di rendersi conto che determinate azioni, come andare a lavorare o anche altro di meno complesso, siano necessarie, che vadano fatte, ma di non avere alcuna spinta a farle... o le facciamo davvero, le facciamo Noi, o non vengono più fatte... come prima, che si facevano da sole.
Riprendo da questo pezzo per dire una cosa su cui ragionavo e che da un po' mi assilla. Volevo ritirare su "il senso della vita" ma è connesso forse maggiormanete a questo discorso, quindi continuo qua.

La mia esperienza in merito al calo della brama si è accompagnata ad una perdita di senso... o meglio, ad una sensazone che le cose non avessero senso. Le cose che facevo prima per brama, che la brama faceva per me.
Da qui l'inerzia o perlomeno il permanere e lo stratificarsi di essa.

Poco nulla ha senso e quindi poco o nulla mi vien di fare e per mettere volontà, sempre con una paura esagerata che riappaia labrama maggiore di prima, serve uno sforzo enorme... sospetto molto maggiore di quel che è in realtà... da cui un calo spaventoso di energie, una dissipazione, una dispersione.

Il trucco della mente che ho pizzicato a furia di lambiccarmici (sprecando), per quanto banale e già noto (ma solo dalla mente, mai vissuto prima davvero) è il seguente: la mente vuole il senso PRIMA di fare, sennò cerca di non fare, ma la realtà è che il senso si scopre DOPO aver fatto quel che "la vita" (o inconscio, o Io o quel che volete) ci ha messo innanzi a fare.

In realtà non ho capito sta cosa lambiccandomi, ma condividendo la questione con chi come me Cerca... da cui la metto qui per esplorarla con tutti voi, se volete.

Quando facciamo per brama abbiamo sempre una meta, per quanto banale possa essare, come il divertirsi, ma spesso è "importantissimissima" come il raggiungere il successo, o guadagnare o quel che è.
Quando cala la brama queste mete perdono di importanza e ci sembra che le azioni corrispondenti perdano di senso.

Non è così... meta e senso son due cose diverse... le mete sono esterne, il senso intrinseco... le mete ci sono prima il fare, il senso si produce facendo.
Quindi "fare per fare" prima di sapere, produrrà il senso che sapremo dopo... e che forse, dall'altra parte, dalla parte di chi ci mette li le cose da fare (Io) esiste già, anzi esiste "sempre".

Ma per "fare per fare", con il senso ancora da scoprire, occorre fidarsi... magari in quella provvidenza di cui parlavamo in altro tread, ma occorre fidarsi... aver fede in Noi, smettendo di dubitare come facciamo sempre noi.

Ultima modifica di Ray : 15-05-2008 alle ore 00.05.55.
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