Citazione:
Originalmente inviato da Ray
non lo equiparerei all'omicidio
|
Dipende da cosa intendiamo per "vivo"
Più di qualche testimonianza di donna stuprata ha ammesso di aver ripreso una vita "normale" ma di viverla come un automa, perchè sentire la vita le abrebbe obbligate a sentire anche quanto avevano vissuto e il terrore che potesse capitare di nuovo. Più di qualcuna ha detto che avrebbe preferito la morte.
Se scampi a un tentato omicidio o a una brutta malattia ce l'hai fatta, l'hai battuta, ma come battere l'idea che qualsiasi essere umano fornito di appendice in autogestione ti può prendere ciò che ti appartiene senza alcun problema?
Certo, una buona terapia e volontà e fede possono far superare certi traumi, ma normalmente tutti i giorni vedo gente che sopravvive come una pianticella pur senza traumi gravi subiti e queste donne (sempre perchè di maschi non ne ho mai sentiti ma so che capita anche a loro, specie se omosessuali) spesso non hanno nemmeno il coraggio di raccontare certe cose..figurati superarle. Se non reprimendo, e tutta la storia di Ermo c'insegna che quello non è vivere, non è superare e crescere.
No?