Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Anche se come detto sopra un pò O.T. (non del tutto però se ci pensiamo bene) ci tengo a questa cosa. Le ronde non sono per la difesa, non sono armate, non possono e non devono usare violenza, devono solo essere presenti... e anche se sono d'accordo che l'esercito in tempo di pace potrebbe essere "riconvertito" (non clonando la pubblica sicurezza, ma aiutando in modi precisi e determinati da regole precise) non sarebbe la stessa cosa. E su quella presenza che cambia il paradigma, quelle persone iniziano a prendere coscienza che non possono girarsi dall'altra parte, quelle persone possono essere anche genitori, quelle persone sono colleghi o amiche di altri con i quali parleranno. Quelle persone imparano a stare insieme per il bene di tutti.
Nelle grandi città ci sono i quartieri, basta volerlo.
Quella presenza non deve neanche mettere paura al delinquente, anche se all'inizio ovviamente questo è il risultato, deve espandere un azione/pensiero che certe cose non sono normali, la normalità... sono diventate normali perchè la gente si gira mentalmente, "tanto qualcuno ci penserà".
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Devo dire la verità perchè mi salgono dei dubbi su chi partecipa a queste ronde, senza generalizzare, ma si sa che esiste la differenza tra il poliziotto e il delinquente a volte solo per la questione della parte in cui stanno.
In questo caso ci dovrebbe essere qualcosa che controlla le persone di queste ronde?
Non voglio essere pessimista a tutti i costi, ma spesso il potere o il presunto tale a chi non è all'altezza fa fare sbagli più grossolani di chi ci è abitato chi lo sa gestire.
Ho partecipato da ragazza a servizi d'ordine anche se solo alla lontana e c'era chi si prestava per sfogare il suo istinto violento con la scusa che fosse a favore di un fine. Lo so che hai scritto senza violenza ma chi garantisce questo?
Ma forse il punto è che è meglio scegliere da che parte stare piuttosto che chiamarsi fuori?