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Vecchio 20-05-2008, 02.30.12   #32
jezebelius
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Vediamo se ho capito il dilemma di Jez e il succo del discorso. A mio avviso si può condensare tutto in due punti:
1- il rispetto
2- il problema di una coppia in cui ad un certo punto uno inizia a Ricercare e l'altro no.

Sempre a mio avviso entrambi sono condensabili ancora in un solo punto:
1- rispetto

Il discorso che faceva Uno sulla misura e buon senso è legato al rispetto. Se ho un interesse qualsiasi che la mia partner non condivide sarà il rispetto che ho per lei a spingermi a misurare le cose in modo da far funzionare tutto. Dall'altro verso sarà il suo rispetto verso di me a comportarsi in modo analogo e a cercar di capire, se non può il mio punto di vista, almeno il fatto che ci sono cose per me importanti e per lei no.
A mio avviso se questo minimo livello di rispetto viene a mancare è sintomo che nella coppia c'è qualcosa che non va (per usare un lieve eufemismo). Ovviamente parlo di mancanza protratta e di assenza di manifesta volontà a venirsi incontro, non parlo di uno o due litigi magari per futili motivi che non c'entrano e che poi va a finire che coinvolgono un po' tutto... certi piccoli alti e bassi sono endemici.

In ogni caso, anche dato questo minimo rispetto, credo che la Ricerca di uno solo dei due elementi di una coppia possa ad un certo punto causre situazioni difficli (che poi possono anche essere vissute come sfide... se non so cerare e anche stare con chi amo posso dire che sto Cercando?).
Queste situazioni difficili possono arrivare quando ci si rende conto, se accade, che ad un certo punto della Ricerca essa diviene più importante di qualsiasi cosa... partner e vita di coppia compresi. Se uno è un Ricercatore serio si renderà presto conto anche di ciò che prima ho messo tra parentesi e si barcamenerà come può fino a trovare un nuovo equilibrio... stabilito il quale lo romperà a trovarne uno migliore e così via... che poi sarebbe ricerca.
Il fatto è che il partner può rendersi conto anche lei/lui di questo combiamento nella scala di valori e, non ricercando, vivere molto male la cosa. Anche qui ci sarebbe una sfida immagino, ma credo sia un argomento piuttosto complesso e mi piacerebbe sentire altri.
Si in effetti il discorso è abbastanza complesso.
Uno più su diceva che l'unico dato certo è che l'altra persona, il partner, decida di avvalersi della sua facoltà di scelta ossia cambiare. E li possiamo farci ben poco o nulla.
Il rispetto però in una coppia che si definisce tale dovrebbe venire da se nel senso, posto che gli screzi e/o i litigi ci sono sempre e questi sicuramente hanno una utilità, altro però potrebbe celarsi in questi scontri.

Ora se da un lato bisogna che vi sia il rispetto, quando non c'è la cosa va almeno individuata e palesata.
Rispetto che tra l'altro si pone nei confronti dell'altro e quindi anche di se stessi.
Quello che voglio riprendere però è il rispetto a senso unico, presente da una parte e mancante o zoppicante dall'altra, ossia preteso da un lato e non reciprocamente riconosciuto/dato per l'altro.
Ora se il dato certo è da parte del partner che se vuole può cambiare, non riesco a far collimare sta mancanza di rispetto con la scelta, casomai di cambiare da parte di chi " non riceve " quel rispetto .
Anche qua ho difficoltà.
Ciclicamente mi rendo conto che lo riprendo sempre.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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