Discussione: pregiudizi
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Vecchio 21-05-2008, 17.58.25   #1
dafne
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Predefinito pregiudizi

Oggi ho vissuto davvero in me il senso di questa parola, pre-giudizio. Oggi vorrei condividere con voi un altro piccolo passo (sperando di non fare come al solito un passo avanti e due indietro )
La discussione sugli stupri mi ha mosso dentro qualcosa, qualcosa ho verbalizzato nei post (per la prima volta mi sono esposta in toto) e qualcosa è rimasto lì, evidentemente, nell'ombra..
Faccio una piccola premessa, qualche volta mi è capitato che un uomo m'invitasse a pranzo e/o cena (poche volte per la verità considerando che tengo famiglia..hehehe) e in ogni occasione, volontaria e cosciente o meno la mia reazione è stata di declinare l'invito. Soprattutto per l'invito a cena. Mi vergogno un pò ad ammetterlo ma la sostanziale paura di fondo era che il dopo, dopo pranzo un pò meno ma il dopocena era quasi ovvio, fosse legato al sesso.
Quando non ero in grado di essere sincera con me stessa mi raccontavo che non si esce così con chi non si conosce (manco se fossimo nell'ottocento dove c'erano le balie a seguire le fanciulle se uscivano con un ragazzo...) che non avrei avuto argomenti da trattare, che l'imbarazzo mi avrebbe fatto fare figuracce ecc ecc..in qualche momento di sincerità ammettevo che mi spaventava che avesse intenzione di provarci e che non avrei saputo come dire di no in quanto avevo ciomunque accettato io l'invito..
Oggi era l'ultimo giorno del corso di tedesco, stasera pizzata ma al corso eravamo solo in 5 prof compresa e ho lanciato l'idea di farci un tramezzino al centro commerciale. La ragazza e la prof avevano degli impegni, uno dei ragazzi mi ha detto "ma si che bello" e l'altro ha nicchiato. Panico. Quando il tizio mi ha detto va bene la mia mente in una frazione di secondo aveva già elaborato pranzo-macchina con lui- solo noi-disastro-trova una scusa.
Per un altro impercettibile secondo mi sono sentita nettamente in preda al bivio, vado o non vado?
Mentre visioni disastrose di pesanti imbarazzi, di figuracce, di battutine a doppio senso mi si rovesciavano addosso qualcosina in me si è ritirato e ha generato un pensiero del tipo "ma sei sicura?"
Ho fatto un bel respiro e ho detto a me stessa che non c'era nulla di strano, niente di pericoloso e nel qual caso ci fosse stato io avrei comunque trovato una soluzione. In ogni caso se decidevo di andare ne dovevo essere sicura.Tutto questo in pochissimi secondi, sono salita in macchina con lui e il disagio mi ha preso lo stomaco (per la verità sono sempre a disagio quando salgo nelle auto di chi conosco poco..ora sò perchè)Ho continuato a respirare cercando di pensare ad altro, lasciando fuori dalla mia mente il cercare di capire come la vivesse lui (se non altro perchè in quel momerto qualsiasi impressione sarebbe stata filtrata dal mio stato d'animo) e un pò alla volta la tensione si è sciolta e quando si è sciolta mi sono resa conto che il problema era davvero solo mio. Abbiamo pranzato normalmente , chiacchierato di molte cose anche se spesso distoglievo lo sguardo per l'imbarazzo che comunquie profondamente continuava a pesare.
Non ci ha provato e credo proprio che il pensiero non l'abbia neanche sfiorato e io mi sono sentita un pò sciocca ma contenta, mi sono divertita e ho anche superto un piccolo gradino che sò che tornerà ogni volta e in un certo senso è giusto che sia così, ogni situazione va presa a sè e in ogni situazione se sono tranquilla posso magari anche essere in grado di valutarla per quello che è senza aggiungere o togliere connotazioni negative così, solo perchè non so come sia giusto comportarsi. Una banalità per molti ma oggi ho vissuto sulla mia pelle cosa significhi vivere di pregiudizi e di quanto sia impossibile stilare un codice fisso e rigido di comportamento. Per esempio dire con gli uomini che non conosco non esco , ogni uomo, ogni giorno, ogni situazione fà storia a sè, al massimo posso dire non faccio sesso con un perfetto sconosciuto dopo un appuntamento.
Adesso sono alle prese col meccanismo successivo , siamo stati bene, ci siamo divertiti, è stato piacevole, non ci ha provato...oh ma quanto mi piace su questo devo lavorarci ancora un bel pò ma ora vedo che uno è diretta conseguenza dell'altro, ecco che all'improvviso sono pronta a idealizzare questo ragazzo senza considerare che, proprio per il discorso di prima, altra situazione altro posto potrebbe essere un gigantesco str..
Curioso come una singola azione scateni una serie di reazioni a catena. Non sò come aggirarle ma al momento direi che è già qualcosa cominciare a vederle.


ps
meccanismo 3
non ci provare -non ci provare- non ci provare..bravo non ci hai provato..bravo.bravo...non ci hai provato..non....ma perchè non ci hai provato??
Hahahhhahhahahahaha che demente che sono
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