Allora cerco di vedere se ho capito Nike.
Devo dire che è molto interessante.
Insomma il " Daimon " lo creiamo noi nei limiti di quello che possiamo.
Per l'esattezza le creazioni di questi si muovono entro il collegamento tra noi e l'archetipo.
Quando si parla di cambiamento, allora, si fa sempre riferimento a questo collegamento. Se da un lato l'abbiamo creato ( il Daimon ), dall'altro possiamo anche modificare il nostro rapporto con lui, modificando noi stessi, come anche il rapporto col Daimon collettivo, Quindi un nuovo approccio d a parte nostra alla vita e a ciò che con essa è collegato.
L'Individuazione, si raggiunge attraverso un percorso di conoscenza ed il fine, se vogliamo dire così.
Il Daimon però può essere sia fonte di conoscenza e sia fonte di dannazione.
In questo secondo caso, introducendo anche la malattia come fonte di questa dannazione che si presenta a volte anche come entità a se ( mi pare di capire ) ma anche, innanzitutto, come collegamento tra noi ed il daimon - mi verrebbe da dire come " rapporto " tra noi e lui - che se utilizzata può anche essere potente mezzo di guarigione. Siamo noi che ci danniamo dietro il daimon e quindi ci ammaliamo. Penso ad esempio al più più piccolo dei problemi siano al più complesso e complicato.
Cosa c'è allora oltre il Daimon?
Oltre quello mi pare di capire che ci siano gli Dei, gli archetipi, il regno delle idee che a loro volta ci permettono sia di comprendere il daimon, che altrimenti sarà compreso sempre in maniera limitata nel senso che solo attraverso di lui, e quindi l'opera di conoscenza avrebbe luogo soltanto parzialmente.
Esiste quindi un rapporto tra noi ed il Daimon e tra il Daimon e L'archetipo, usando una scala ascendente. soltanto trascendendo il Daimon si può cionoscere il Daimon stesso mediante l'archetipo ( che lo ha generato, a questo punto? )
Non mi è chiara però la differenza tra " origine " ed " inizio ", posto che il resto l'abbia capito.