rimangono a mio parere le azioni fatte in equilibrio e in pienezza del proprio essere (come già detto da Astral).
quell'equilibrio e quella pienezza che non possono prescindere dalla presa di coscienza di ciò che si è e dalla conoscenza di come si interagisce
Azioni che partono da un centro silenzioso e non "decadono" dando spazio ad altro.
mi verrebbe da definirle sublimi ma non so se ci azzecca tanto
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