Discussione: Divinita' e Daimon
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Vecchio 30-05-2008, 18.40.58   #91
RedWitch
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
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'' Il signore e' riservato ,laconico , viceversa e' sempre in flagrante confessione lo schiavo;
cio' che nel comportamento di ciascuno ridonda definisce la sua particolare servitu' interiore. Ogni espressivita' senza scopo e' indice di deliri;spergiuri e bestemmie , turpitudini verbali e riempitivi del discorso sono gemiti d'incatenato.
Basterebbe la consapevolezza di queste esibite coazioni , per liberarsene.
La chiave che rinserra ciascuno nella sua cella, lo potrebbe anche liberare:chi si appostasse a sorprendere in se stesso le ridondanze del cuore, del linguaggio ,dei tratti, si emanciperebbe.

Elemire zolla , Archetipi, Cosa fanno gli archetipi all'uomo.
Dopo queste righe io ho controllato molto di piu' le mie esternazioni e ne ho capito l'origine ....spero
A me questo brano che hai citato, ricorda molto l'argomento che stiamo trattando in questi giorni sulle re-azioni , mi pare che le due cose si avvicinino molto.
"Cio' che nel comportamento di ciascuno ridonda definisce sua particolare servitu' ", su questo sono d'accordo, piu' una cosa e' radicata in noi piu' e' evidente e marcata nei nostri comportamenti, vista sotto quest'ottica pero' sembrerebbe molto facile riconoscere le nostre schiavitu', mentre alla resa dei conti non lo e' poi cosi' tanto..

Mi sembra inoltre che si possa fare riferimento alla presenza di se', avendo consapevolezza di quelle che in genere sono cose che partono automaticamente, si puo' riuscire a tenerle d'occhio..

Mi pare che il consiglio sia comunque quello di tenere sotto controllo le "ridondanze"... e' interessante Nike , grazie
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