Mi trovo d'accordo con Uno sui piccoli centri che non vuol dire per forza un paese. CI sono cittadine in Italia come ad esempio Siena che soen a portata di uomo e non soffocano e assordano come Roma. Anche io sono emigrata da Roma ad un città a misura di vita civile chi mi chiede come ho fatto a lasicare le opportunità di Roma rispondo che qui respiro aria... e non ho bisogno di cambiare locale ogni sera. Ma le mie esigenze erano diverse e soprattutto c'è da tenere in conto che bisogna avere un mestiere reciclabile che non comporti il rischio di non avere entrate.
Vicino Roma ci sono centri come Viterbo o località nella Sabina che sono abitabilissimi e permettono una vita dignitosa, dove le case non costano eccessivamente, anzi..
All'estero non è che hai differenze.. tutto il mondo è paese e le metropoli sono più o meno simili, Parigi da turista dopo tre giorni puzza e Londra è invivibile nel centro quindi sempre di piccolo centro parliamo. Per le tasse, siamo più o meno allineati con l'Europa in generale a parte all'est, l'unica, non indifferente, cosa è che in parecchi paesi, soprattutto al nord come diceva Uno, la spesa pubblica viene ridistribuita nel pubblico e non sparisce..
Comprendo benissimo l'intollerabilità della grande città... distanze troppo grandi, gente troppo stressata, macchine... troppe macchine... solo macchine. Ma il Lazio te lo continuo a consigliare visto che sei di zona.
Dove abiti tu tanti sbocchi non ce ne sono ma volendo...