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Vecchio 13-06-2008, 20.47.19   #19
nikelise
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Non conosco questa simbologia ,ti posso dire che amore o eros in quanto effetto della Bellezza o causata da essa e' altro , comunque se puo' chiarire riporto nuovamente il passo che ne parla:

Simposio dialogo di Platone PAR 23: DIOTIMA parla con SOCRATE di Amore:

«Ma, allora,» chiesi, «chi sarebbe Amore? Un essere mortale?» «Ma niente affatto.» «Ma allora?» «Come nel caso precedente, qualcosa di mezzo, tra, il mortale e l'immortale.» «E cioè, Diotima?» «Un demone possente, Socrate, che come tutti i demoni, sta tra il divino e l'umano.» «E qual è il suo potere?» chiesi. «Quello di interpretare e di recare agli dei le preghiere e i sacrifici degli uomini e, agli uomini, i comandamenti e i premi degli dei per i sacrifici compiuti; nel suo ruolo di intermediario, egli colma l'enorme distanza tra gli uni e gli altri, così l'universo risulta in se stesso collegato. Da lui procede tutta l'arte della divinazione, tutta la scienza sacerdotale, per quel che riguarda i sacrifici e le iniziazioni e poi gli incantesimi, ogni sorta di profezie e la magia. Dio non scende a contatto con l'uomo ma è attraverso i demoni che egli parla e ha rapporto con gli uomini, sia quando sono svegli, sia durante il sonno; e chi è sapiente in queste cose è un ispirato chi invece s'intende d'altro, esercita, per esempio, una diversa arte o un mestiere qualsiasi, non è che un manovale. Molti sono i demoni e di ogni specie. Amore ne è uno.» «E suo padre e sua madre,» chiesi, «chi sono?» «È, una cosa lunga,» fece, «ma te la racconterò ugualmente. Quando nacque Afrodite, gli dei si trovavano ....
Andando avanti , l'esperienza metafisica e' un'esperienza mistica in cui la psiche che percepisce e le cose percepite , soggetto e oggetto ,si fondono.
Questa unita' raggiunta consente di superare il molteplice che diventa pura illusione e cosi' si supera la duplicita' che e' insita nelle cose : bene e male , amico e nemico non esistono piu'.
E' come se tutto quello che accade in tutti i suoi risvolti vi appartenesse o voi apparteneste a tutto.
L'esito di questo sentire e' l'indifferenza nei confronti degli eventi che accadono ma non nel senso che non vi importa quello che accade ma nel senso che qualsiasi cosa accada e' ben accetta, e' un bene .
Il tutto avviene con assoluta lucidita' senza perdita di coscienza anzi le intuizioni si sviluppano al massimo grado.
La bellezza fisica dell'altro si riduce a mero pretesto per accedere ad un diverso livello di coscienza.
Eros diventa appunto solo un tramite verso l'Essere e non e' piu' un demone che domina.
Ecco perche' Dafne l'ha percepito come momento terrribile: ha intuito che Nando diventava solo un'occasione non era piu' al centro del suo sentire.
Sappiamo che ciascuno e' affezionato alle sue prigioni alle sue sofferenze.
Si puo' approfondire sia il ruolo di Eros imparando da Diotima sia l'intensita' e la durata di questa importante intuizione dell'Unita'.
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