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Vecchio 14-06-2008, 00.23.39   #20
dafne
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Ti copio l'interpretazione del processo iniziatico e vedrai che e' ripetuta quell'astrazione che hai descritto nell' intervento iniziale :laddove hai compreso che non ti rapportavi piu' a Nando ma a qualcosa d'altro:

Amore è desiderio di immortalità.
Se è vero che non esiste altro mezzo di immortalità, per un essere umano, che la procreazione, occorre però precisare che generazione non è solo quella del corpo: esiste infatti anche una generazione dell'anima. Vi sono persone che sono pregne non fisicamente, bensì spiritualmente: il loro amore le porta a generare arte, pensiero, politica. Ma per questo tipo di persona è necessaria una vera e propria iniziazione ai misteri di Amore, senza la quale egli non sarà in grado di chiarire a se stesso le proprie esigenze.

I gradi dell'eros platonico:
Infatti, come tutti, questa persona è incapace di procreare nel brutto, e perciò il suo confuso anelito riproduttivo lo porta anzitutto ad attaccarsi ad un bel corpo; se poi il bel corpo contiene una bella anima, egli se ne innamorerà, ed improvvisamente i bei pensieri che stavano chiusi in lui scaturiranno con facilità dalla sua mente: ne metterà a parte la persona amata e ne deriveranno figli più alti e più belli di quelli umani, perché immortali.
In seguito, però, se l'amante subisce il giusto percorso evolutivo (ovvero se ha accanto a sé qualcuno che lo inizi correttamente a queste cose), si renderà conto che "la bellezza di un qualsiasi corpo è sorella di quella di ogni altro corpo": comprenderà cioè che non ama il corpo in sé, ma la bellezza della sua forma, che può ritrovare anche in altri corpi. Lo stesso discorso vale per le anime. Imparerà poi a considerare la bellezza dell'anima più importante di quella del corpo, così da non badare all'eventuale bruttezza fisica; e la frequentazione stessa di un'anima bella lo porterà a produrre pensieri che gli consentiranno di scorgere la bellezza nelle attività umane e nelle leggi. Di seguito, se egli continua a salire nel suo percorso, smetterà di comportarsi come un servo, attaccato al singolo essere amato e da esso dipendente: vedrà la bellezza delle scienze, e finalmente scorgerà la scienza di tutte le bellezze, che è sapienza suprema.
Infine, chi è giunto al culmine dell'iniziazione amorosa vede all'improvviso la Bellezza in sé, eterna, intatta ed intangibile: quella di cui partecipano tutte le singole cose che chiamiamo belle. E' questo il momento della vita per cui vale la pena di vivere: finalmente, a questo punto, a contatto con la vera Bellezza, l'uomo può partorire non simulacri di virtù, ma virtù vera; e diventa davvero immortale.


E' un superamento del molteplice a favore dell'Unita' espressa nelle varie forme di BENE , BELLEZZA AMORE ....archetipi
Cominciamo da qui tra la salute che rema contro e i figli in piena turbolenza (come il tempo) ho avuto poco tempo per ripigliare in mano il discorso.
Sciolgo i miei pensieri un pò a caso a causa proprio di questi fatti ma almeno così, forse, non mi perdo per strada.
Innanzi tutto più vado avanti e più riesco a vedere e iniziare a comprendere la mia ostilità verso Afrodite, verso la bellezza. E' proprio un argomento che non và giù, nelle varie discussioni e nei vari interventi però sono riuscita a distinguere il fastidio che non nasce di fronte alla bellezza (e in effetti come potrebbe?) ma di fronte alle reazioni degli uomini (inteso come genere umano eh ) di fronte ad essa, a quella sorta di sbandamento, di morbosità, di rinc...ehem..instupidimento che mi ha sempre generato un urto profondo. La bellezza per la quale tradire e perdere ogni anche minimo valore e rispetto per se stessi. Si sono carognosa lo sò ma di fronte alla bellezza, fisica purtroppo è quella che normalmente percepiamo, la nostra cupidigia ci muove e ci fà perdere qualsiasi traccia del sentiero che stavamo facendo. Da qui forse l'origine di Cupido. (devo dire che all'inizio barcamenarsi tra i vari nomi, latini greci ecc dati alle varie divinità aggiungendo poi i termini antichi riutilizzati da filosofi più "moderni" rende tutto molto complicato) Mi ci sono dovuta perdere per iniziare a capire Ma andiamo avanti, questi passaggi dell'eros platonico mesi fà mi avrebbero urtato parecchio, specie gli iniziali dove ciò che fà muovere l'uomo è solo il bel corpo, quello che oggi a livello biologico chiameremmo ricerca del gene migliore per ricercare la continuazione della specie e il miglioramento della stessa. Nel dialogo tra Socrate e Diotima anche quest'ultima identifica nella riproduzione della specie il principale innato istinto umano di procreare, sopravvivendo quindi attraverso ai figli all'estinzione. Una corsa verso l'immortalità. (correggetemi se confondo, stasera sono un pò appannata, domani figli permettendo lo rileggo) poi ci sono una serie di passaggi, dal bel corpo alla bella anima (questo non dovrebbe essere uno dei passaggi verso l'età adulta?) dalla bella anima alle belle anime, per associazione, per similitudine quasi, e poi dalle belle anime ecco un altro passaggio importante, dall'anima alle attività umane e alle sue leggi. Questa sembra quasi un'incongruenza a prima vista, perchè se ho visto la bellezza nell'anima di una persona e poi in quella di tutti dovrei aver già raggiunto un apice non trovate? Eppure l'apice per l'amore verso gli altri pare essere la base per amare le azioni (francamente avevo sempre pensato il contrario...) e dalle azioni, dalle leggi si passa alla scienza e dalla scienza alla sapienza. Non è neanche illogico per la verità, se provo amore, trovo bello e buono il mondo mi muoverò per conoscerlo, proteggerlo, accontentarlo, capirlo, averne cura cosiccome faccio con il mio amato. Da qui le leggi, il rispetto delle leggi e la scoperta della scienza ecc.
"Smetterà di comportarsi come un servo, attaccato al singolo essere amato e da esso dipendende" eh su questo punto mi stò sbatacchiando la capocciona, essi, anche se solo razionalmente come lo capisco bene questo passo, e quanto è faticoso passare oltre....
In un particolare passo del simposio Diotima sottolinea che Eros non è l'amato ma colui che ama. Anche questo sarebbe da approfondire, si collega anche al mio smarrimento sulla questione della famosa via di mezzo. Eros è il movimento, da come l'ho inteso io, il movimento che ci sprona verso l'oggetto desiderato, e maggiore è la nostra capacità di seguirlo maggiore è il bene che ne riceviamo. Se ho afferrato qualcosa però esistono particolari momenti nella vita in cui si genera una profonda comunione e in cui si vive la Bellezza in sè, che però io in quanto "a sè" metterei assieme al bene e all'amore, in un certo senso nel loro punto più profondo, alla loro origine, non sono la stessa cosa?
Non vorrei sparala grossa ma quei momenti che ho vissuto dovrebbero, potrebbero essere quindi una sorta di "sbirciatina" a quello stato di cui descritto sopra? Potrebbe essere questo il motivo per cui non riesco a trovare parole per descriverlo?
Detto questo non credo che arriverò mai mai tanto in alto da poterne sopportare la sperimentazione "a tempo pieno" è un'energia troppo forte.O nulla. Non lo so la mia mente ancora fatica a tornarci su, la sensazione di "nullità" vissuta è stata magnifica e al tempo stesso terribile.
Ma stò incasinado le cose adesso.
Una domanda per la notte, ma viviamo la belleza fisica e poi la dobbiamo superare, rinunciamo a questa per una bellezza superiore, quella dello spirito. Poi la bellezza del singolo spirito viene sacrificata per la bellezza delle anime di tutti, questo allargare il campo visivo ci sposta definitivamente dal campo fisico a quello più spirituale dove sono le azioni a contare. Rinunziare ai cattivi pensieri (cattivi o brutti? ) in favore di azioni belle e più pure, liberati dai bassi istinti, dal monopolio del sigolo affetto e dalla cecità sulla singola azione possiamo scoprire le leggi e con le leggi la scienza. E' sempre un rinunciare per salire o mi sbaglio? E questo rinunciare è ciò che attraverso la tensione allena i nostri muscoli, sia fisici che spirituali, i nostri desideri vengono controllati e maggiore è il controllo maggiormente forte diviene il nostro corpo (non solo fisioco) e maggiori tensioni, energie siamo in grado di sopportare?
Post lunghissimo, mi fermo..
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