c'è una frase che mi risuona dentro leggendo di questo argomento "sino a che non renderete il dentro come il fuori e viceversa non entrerete nel regno"
da una parte è una frase che richiama il famoso "conosci te stesso" dall'altra a mio avviso analizza anche il discorso proiezioni.
in ciascuno di noi a livello potenziale a mio avviso sono presenti tutti i caratteri osservabili all'esterno (negli altri fondamentalmente)
come dice Uno a volte sorge un'ammirazione, un voler seguire un esempio che ci porta all' "imitatio" .
in sostanza tutti gli altri attori dell'universo ci mostrano nostre parti (potenziali).
con alcune siamo in conflitto con altre ci "accordiamo".
se riuscissimo a "fare luce" sui nostri lati bui mantenendoci centrati sul presente ci libereremmo da pesi e gravami e soprattutto da reazioni inconscie e a mio avviso potremmo a quel punto fare spazio ad altro di più profondo e positivo.
che ne pensate?
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