Quello che intendevo io Red, è la differenza tra chi fa volontariato perchè cerca gratificazione ( quindi come fine) e la differenza invece tra chi avendo fatto qualcosa di buono, la coscienza ti fa sentire una gioia interiore ( che è una conseguenza non è ricercata).
Perchè non dovrei gioire di qualcosa di buono per esempio il fatto che un animale non è andato sotto la macchina, o qualcuno è stato aiutato, è necessariamente egoistico questo?
Dopotutto se quando pecchiamo ci sono cose che ci portanto all'inferno e viviamo sentimenti molto bassi, se facciamo le cose per il verso giusto, non dovremmo sentire gioia?
Poi sono daccordo la gratificazione personale è un altro discorso: se quella persona è aiutata da un altro ed io soffro, allora forse non è gioia, è ego perchè non posso interpretare il ruolo di salvatore.
Per gioia intendo, quella data dal bene finale, non quella data dal fatto che qualcuno riconosca che sei bravo o che sei utile, perchè in questo caso anche io sono daccordo che c'è sotto sotto sempre l'ego.
Un po' come una mamma gioisce non perchè è stata brava, ma perchè ha educato bene i suoi bambini ed ora è felici di vederli cosi.
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Tornando al tuo discorso, sul sentirsi obbligati aiutare, succedeva anche a me, non riuscivo a dire di no, e a volte succede anche oggi, e penso che sia data anche da un ipersensibilità agli stimoli esterni.