Discussione: E se sparisce l'eroe?
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Vecchio 04-07-2008, 10.48.32   #11
dafne
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Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
Mi avete dato tutti degli spunti su cui vedere qualcosa in più di quanto non vedessi prima su questa cosa dell' "eroe" .. in realtà ho un po' barato, nel senso che sono partita dal discorso del telefilm perchè vedendolo mi è tornata in mente una cosa che riguarda mio padre e che vorrei risolvere.. è interessante quello che dici Daf sugli eroi che "possono e non possono morire". Da bambina mio padre rappresentava per me il mio unico grande eroe, con lui mi sentivo protetta, al sicuro e... quasi da vergognarsi a dirlo , ma, io credevo che mio padre fosse immortale ed invincibile. Ne ero proprio convinta. Poi non ricordo come e quando, (forse la prima volta che ho avuto a che fare con la morte di una parente, ma non sono certa), mi sono accorta che mio padre non era nè invincibile , nè immortale. Ed è stato un colpo forte, capire che nemmeno lui mi avrebbe potuta proteggere da certe cose che nella vita sono inevitabili. Su questa cosa ricordo bene anche di averci fatto un tema a scuola.
Credo di non avergli perdonato il fatto di essere un.. uomo comune o comunque di non essere "l'eroe eterno" che vedevo. Nel momento in cui l'ho capito si è come rotto qualcosa, è come se in un certo senso fosse "morto" anche mio padre insieme all'eroe.
Da quel momento ho avuto sempre molta paura di perderlo, paure irrazionali e senza motivo che lui potesse morire davvero... se ritardava il rientro a casa, se faceva tardi e non avvertiva il terrore che gli fosse successo qualcosa di terribile mi sommergeva e non mi calmavo finchè non lo vedevo rientrare a casa. E in tutto questo ero solo una bambina.


Credo che gli archetipi che lavorano in noi c'entrino profondamente con il discorso, non so se sia per questo che ci sono eroi che se si immolano e muoiono solo allora possano essere considerati eroi e se il beniamino di un telefilm (per quanto "sfigato" e antieroe) muore ci lasci interdetti, come se di un colpo il riferimento venisse a mancare.., ma di sicuro l'idea che ci facciamo in qualche modo si cristallizza e se non abbiamo il tempo di metabolizzare la morte, il lutto (che sia reale o fittizio) rimane come un vuoto che poi andrà in qualche modo riempito..

Scusate se ho usato il thread per motivi personali
scusarti Red? se tu ti scusi per questo io mi devo fare Venezia Napoli con le ginocchia

Io invece credevo che mio padre fosse un genio, per quanto poco tempo abbiamo passato assieme, un genio nel lavoro e nella matematica.
Lo dicevano anche gli altri che aveva fiuto per gli affari e mi alzavo di 10 cm quando diceva che io ero la più sveglia di tutti in casa.
Cadere da così in alto può fare tanto male in un certo senso riesco ad immaginare come ti sei sentita, anche se io non ho mai avuto paura che morisse. (eh chissà, forse per me i miei genitori sono ancora immortali..mah)

Sono qui che cerco di trovare un eroe in cui mi sono identioficata ma mi vengono in mente solo principesse in difficoltà..insomma mi sà tanto che io sono ancora in cima alla torre ad aspettare che il mio eroe arrivi. Forse per questo ci son rimasta così male a veder morire il polizziotto
Tra tutti comunque il mio preferito resta Superman che nella vita è un pò sfigatello...
Identificarsi in un eroe può non essere utile ma non è che se riusciamo a vedere cosa ci proiettiamo su, e soprattutto, cosa di noi ci rimanda, possiamo fare un gran lavoro?
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