Citazione:
Originalmente inviato da Uno
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Se non teniamo dentro nessuna paura il gioco diventa qui e ora... lo stimolo che ora ci arriva possiamo decidere se vincerlo o perdere, quando si parla di paure radicate invece stiamo sempre avendo paura per qualcosa che è già successo e che non abbiamo vinto al giusto momento.
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Se l'impulso della paura, parte sempre dal corpo, cioè quello che noi avvertiamo è fisico (come del resto tutte le emozioni negative), e poi ci aggiungiamo immediatamente dopo la mente, nel momento in cui arriva l'impulso fisico (avvertiamo la paura) non lasciamo che la mente parta per i suoi lidi e lavori con le parole la paura (
qui c'era un esempio sul ricevere una telefonata), in qualche modo la "freghiamo" e lasciamo il tempo a quella che Uno aveva definito "la parte della mente che lavora pre-parole" di elaborare i dati che provengono da quella nuova esperienza e non da quella radicata.. sostituendo nuovi dati al posto di quelli vecchi è possibile vincere anche le paure radicate?
Quella che resta dovrebbe essere la paura che avvertiamo con il corpo, mentre quella che vinciamo è la paura che elaboriamo mentalmente?
ancora una domanda su questo:
Citazione:
Se non teniamo dentro nessuna paura il gioco diventa qui e ora... lo stimolo che ora ci arriva possiamo decidere se vincerlo o perdere
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Quel "decidere", significa che nel momento in cui avverto l'impulso fisico della paura, mi faccio forza e vado avanti lo stesso anche se sento la paura che sale? significa andare "contro" la paura che si avverte fisicamente o come?
grazie