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Vecchio 05-08-2008, 12.14.16   #27
dafne
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio

Se pensiamo ad un meccanismo che troviamo in noi (tramite osservazione) e che valutiamo non adattivo e perciò desideriamo cambiarlo, come facciamo in realtà? Non è che lo sciogliamo subito... resteremmo senza risposte, adeguate o non adeguate, a quella situazione che lo fa scattare. In effetti, anche se in realtà la cosa è un po' più complessa, prima aggiungiamo roba, diciamo risposte alternative (ciucciando un po' di energia all'osservatore se ancora non ne abbiamo altra, ma questo è un altro discorso) e poi cerchiamo di solvere il tutto affinchè si coaguli in un insieme più armonico, nel quale possiamo scegliere la risposta. Ma in questa scelta una delle alternative possibili resta la risposta diadattiva da cui siamo partiti, non è che scompare. Semplicemente non ne siamo più costretti.. o, vista in un altro modo, non ne abbiamo più bisogno.

Volevo chiedere una cosa.
Confusione è anche disorientamento vero?
Sabato ho osservato un meccanismo in me. Mia sorella mi aveva sgridato per quello che secondo lei è un mio atteggiamento sbagliato nei confronti dei miei figli, era piuttosto aggressiva come al solito
Spazio dell'ora che sono andata a fare una cosa torna a prendermi ed è più coccola, più serena, più accogliente.
C'è stata una frazione di secondo in cui ho percepito nettamente il mio "beh? Ma come?" ..
Ero disorientata di fronte al suo atteggiamento e mi sono anche resa conto di come rapidamente la mia mente cercasse delle informazioni per sopperire al "buco" che quella sensazione mi stava generando.
Non so se sono OT ma anche le informazioni che ci arrivano dalle persone possono metterci in confusione vero? Specie quando sono informazioni contrastanti tra di loro.
Era arrabbiata e l'ho ritrovata completamente cambiata.
Non riesco a dimenticare la sensazione di straniamento che ho provato quando mi si è presentato quel brusco cambio di atteggiamento.
Chissà quante volte lo faccio anch'io con i miei figli, mi arrabbio, sgrido, mi agito, poi me la faccio passare (ma senza che loro riescano a rielaborare questo passaggio) e poi torno da loro più calma.
Possibile che quel loro reagire a volte violentemente sia perchè fanno una specie di "test" per capire come sono? Ero agitata prima, calma dopo...magari il provocarmi è il loro modo per risolvere la confusione che hanno dentro...
Il che mi darebbe un'altra visuale sul mio continuo bisogno di ribellarmi e dire no alla mia famiglia pur avendo un disperato bisogno di stare con loro.
Non li ho capiti, la confusione che mi genera il loro atteggiamewnto ambivalente (oh..si dice così?..mah) non ha ancora raggiunto una risposta soddisfacente e quindi continuo a provocare ile stesse situazioni, può essere?
Per quello che scrivi sopra intendo, quel "non lo sciogliamo subito"

grazie
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