Grazie AzzeccaGarbugli.
In effetti questa del lavoro occasionale non era mai stata attuata, come hai fatto presente.
Il problema è che pur essendo utile un sistema di questo tipo, non sono sicuro che possa essere utilizzato ( o si abbia voglia di utilizzarlo ) in maniera estesa. Non mi riferisco ai vari settori oltre a quello pilota del settore agricolo, ma proprio alla coscienza " lavorativa " che talvolta manca, da parte sia del datore di lavoro e sia del prestatore d'opera. Cioè si preferirebbe, secondo me, più intascare i 10 €/ora circa al netto - la dove si arriva a questa cifra - più che optare per i restanti 7,5 €/ora.
Questo come primo dato.
Poi, sarò malpensante, attraverso la possibilità di essere pagati con buoni, secondo me significa: dichiarare ( indirettamente ) per il prestatore quanto ha guadagnato - il che non porterebbe poi a grosse difficoltà per questo - mentre per il datore si avrebbe un dichiarare ( direttamente ) quanta mano d'opera ha acquistato, se pure occasionalmente, e tutta una serie di cose che avrebbero come risultato, giocoforza, l'uscita della sua attività dal settore del " nero".
Ecco mi chiedevo quanti di questi, effettivamente abbiano intenzione di uscire da quel settore.
Tuttavia il lavoro occasionale, e la sua pratica, è da salutare con entusiasmo secondo me