Io penso che valga lo spirito con cui si comincia una giornata. Purtroppo spesso capita che le nostre giornate sono ripetitive, stesse strade, stesse azioni, stesso copione. Per cui a volte si ha la sensazione di essere già stanchi ancora prima di iniziare. Il segreto sta nel rimanere "svegli" e scoprire che ogni giorno non è mai uguale all'altro, anche se così sembrerebbe, se ci si alza pensando che inizia un'altra giornata uguale a tante altre siamo noi che la rendiamo così con il nostro atteggiamento.
Se invece pensiamo che ogni giorno è un giorno nuovo, che possono accadere delle cose nuove, metteremo più attenzione in ogni cosa che facciamo e vivremo la giornata in maniera diversa...
Dire che ogni giorno ricomincia la partita vuol dire ogni giorno rimescolare il mazzo e avere a disposizione tante carte da giocare o rigiocare.
Se invece al contrario ci predisponiamo a giocare sempre la stessa partita, ogni giorno lo vivremmo come se tante carte le avessimo già giocate...
La differenza di questi stati d'animo è importante: vivere da rassegnati come se non potessimo cambiare nulla, oppure metterci in gioco ogni giorno, riconfermando le scelte fatte o no a seconda dei casi, rendendoci conto che, come detto in altre discussioni, portarci avanti dei sensi di colpa o sensazioni di insoddisfazione ci fa tenere legati al "ieri" che comunque è chiuso invece di essere proiettati sull'oggi...
Io ho passato un lungo periodo di depressione anni fa, in cui ogni giorno che iniziava era la fotocopia del giorno precedente e non vedevo nessuno spiraglio per uscire da questa situazione, dopo tanto tempo ho capito che ciò era successo perchè mi ero bloccata su un fatto e rimanevo ferma lì come se i giorni che passavano non contassero nulla e fossero una specie di contenitore per come mi sentivo, in pratica ogni giorno rivivevo lo stesso giorno, come se il tempo si fosse fermato.
Per questo è importante, almeno per me, vedere l'opportunità che offre ogni giorno, dopo quei fatti ho ricominciato a tenere un diario dove alla fine della giornata elencavo le cose belle che mi erano accadute e anche le brutte, andando a rileggerlo non c'è una pagina uguale all'altra; è significativo il fatto che in quel periodo le pagine sono rimaste vuote, come se quel tempo non fosse stato vissuto.
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