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Vecchio 01-09-2008, 20.36.00   #30
Kael
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Qualcosa del genere.
Andiamo sul concreto che forse si chiarisce meglio per tutti, se osserviamo il nostro corpo è un agglomerato di cellule che organizzate in insiemi danno vita a strutture più complesse come per esempio gli organi.
Il corpo per come ha preso forma è il corpo, questo corpo poi mangia, respira etc, cioè ingloba altre sostanze, se queste sostanze non si integrano (come succede per gli scarti che poi verranno espulsi) possiamo dire che il corpo ha queste sostanze non è queste sostanze.
Ma la cosa si può trasportare a tutti i livelli e come detto sopra anche se non sempre è facile vedere l'avere è questo che regola il meccanismo, altro esempio, sono un burbero, vedo un bambino che mi intenerisce, in quel momento ho un moto di affetto, ma non sono affettuoso.

Non vorrei allungare troppo il discorso e complicarlo, però non posso fare a meno di accennare al fatto che l'amore, o come vogliamo definire la forza attrattiva che tende a far organizzare ed integrare sempre meglio organismi semplici in più complessi, ha un ruolo fondamentale in questo discorso.
Tornando all'origine (nel qui e ora) l'Essere è già tutto, però nel tempo e spazio non ha tutto, lo scopo dell'evoluzione è integrare anche questi due aspetti.
Lo so che non sono concetti semplici, o meglio, lo sono ma non sono facilmente afferrabili nella loro pienezza ed interezza, sembra di afferrarli poi basta spostare lo sguardo per vedere cose nuove, una cosa per volta riusciremo ad avere il tutto.
Questo post mi ricorda molto il thread sulla Relatività Esoterica, in particolare questo post:
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
girando la tazza non fai altro che portare dentro quello che c'è fuori e viceversa ma rimangono sempre divisi...
Quello che tentavo di dire è che io non sono ne posso contenere tutto il mare, ma posso collegarmi a tutto esso, anche assaggiandone una tazza per volta, dipende da quanto veloce è questo assaggio, potrebbe esserlo talmente tanto che per un altro lo sto assaggiando tutto contemporaneamente... per cui in una sequenza di tazza vuota/ tazza piena in continuo fluire, sarò sia vuoto che pieno, alfa e omega, ying e yang etc etc... è "solo" la velocità che ne fa apprezzabile il movimento... velocità che può divenire tanto elevata da sembrare fermo.
In pratica in questa realtà non saremo mai tutto il mare, ci sono leggi e vincoli che ce lo vietano (come ad esempio il tempo, lo spazio, etc..)
Nell'esempio del calciatore dovrò vuotare la mia tazza ad ogni partita e poi riempirla, nel caso della vita lo devo fare ad ogni respiro... Una sorta di rinnovo continuo di quello che si è, se smetto di vuotare la tazza il qui ed ora è già "passato" e vivo quindi in una realtà ormai passata, fittizia..

L'Individuazione è allora la capacità di vuotare la tazza e poi riempirla talmente velocemente di ogni nostro aspetto da riuscire quasi a comprendere allo stesso tempo tutto il proprio essere, conoscere simultaneamente tutta la verità su noi stessi...
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