Citazione:
Originalmente inviato da RedWitch
Non ho capito una cosa Jez: ma queste ore in comunità o volontariati sociali, saranno previste da tutte le scuole, e tutti dovranno partecipare? come se fosse una specie di "prova pratica" dell'educazione civica? o queste ore sono previste come recupero per chi avrà una condotta non sufficiente?
Credo che potrebbe essere una buona idea e socialmente utile anche, comunque per come la vedo, il reintegro del voto in condotta puo' già essere un'ottima cosa, poi sono d'accordo sul fatto che cercare di aiutare questi ragazzi che sicuramente hanno un disagio che si manifesta attraverso atti di bullismo sia necessario, ma non trovo che il reintegro di un voto per la condotta sia un lavoro a metà, semmai un buon inizio per contenere intanto e lavorare sul resto ...
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Si certo. Son d'accordo che potrebbe essere un buon inizio ma se non si prevedono altre forme, più sostanziali diciamo come del resto mi pare la proposta, allora si che si può definire a metà.
Teniamo presente che molti genitori, potrebbero, come gia avviene, tessere le lodi del proprio figlioletto gia normalmente, figuriamoci quando questo assume probabili comportamenti al di la della regola.
Metti Tizio che becca un voto inferiore al 10 o anche più basso, il genitore, coi tempi che corrono, mica sarà disposto in primis a chiedere spiegazionise è il caso accettare la sanzione? Gia li vedo, armati, per proteggere il buon nome di famiglia. Mi è capitato di assistere a scene per cui tutti cascavano dalle nuvole e la domanda/esclamazione era sempre: " Chi, mio figlio? E' Impossibile"
Mi pare di aver capito, poiché non c'è nulla che fa presagire che questa può essere accettata come integrazione al problema della condotta almeno per il momento, che per queste ore previste, l'onere per la realizzazione/partecipazione ricadrà sulla scuola, pertanto spetterà a questa l'organizzazione per fare in modo di "concretizzare", come hai ben detto, l'educazione civica.
Per altro si potrebbero prevedere anche forme di " lavoro" progettuale per sociologi, assistenti sociali etc etc ( logicamente prevedendo anche ulteriori prove sul campo e non realizzazioni fittizie come avviene spesso, soltanto per accaparrarsi i soldini stanziati dall'Ente Regione, da parte di cooperative talvolta nate ad hoc!)
Tutti insomma, bulli o no, possono allora adoperarsi per il risultato, proprio perché una cosa è studiare l'educazione civica ed altra cosa è " applicarla alla vita di tutti i giorni". Il tutto, lo ripeto, ponendo sia la valutazione della condotta e sia l'integrazione di servizi sociali e/o di volontariato, a stretta connessione.
La scuola, in definitiva, come mezzo attraverso il quale si impara a stare in contatto e nella società e non semplice contenitore di nozioni il cui obbligo, oggi per chi frequenta, è quello di impararle a memoria come le pecore.