E se li " commentassimo" uno per uno?
Vi va?
Ci provo.
Partendo da quel che ha detto Gris, questa serie di "azioni" dovevano essere mostrate, attraverso l'affermazione negativa di un comportamento, innanzi ad un tribunale che Giudica.
A questo punto è qualcosa che si fa postuma e dunque dopo la vita.
Pertanto nella e durante la vita stessa si sarebbe dovuto mantenere fede ad un certo tipo di comportamento per poi riuscire ad affermare che " non si era fatto" questo o quello.
Il " non ho detto il falso" allora assume un valore particolare, perchè, appunto, lo si afferma dopo, a conferma di una rettitudine ovvero un certo tipo di comportamento.
Nello specifico, posto che come principio questo ragionamento potrebbe essere valido per tutte le affermazioni, questo primo, secondo me, sottolinea che se è vero che non si è detto il falso, allora si è detta la verità o che quanto meno si è stati in silenzio.
Quindi una sorta di controllo rispetto a ciò che si è detto ( o fatto ). Forse un trattenere.