Cercherei di stare il più possibile aderente a quello che dice Evola:
Citazione:
Originalmente inviato da centomila
la Nigredo consiste nel mantenere la coscienza attiva mentre si attraversano le fasi di rèverie, sogno, sonno, letargia, catalessi, morte apparente.
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Non che Evola sia il Vangelo tuttavia mi pare una definizione di rara sintesi e precisione.
Se dunque decidiamo di prenderla per buona ne consegue la deduzione che, un'operazione del genere, non può durare a lungo.
Certamente non più di 3 giorni poichè, tale periodo, è il limite massimo di sopravvivenza senza bere acqua. Possiamo dunque affermare che la durata è compresa tra queste due grandezze temporali: da pochi minuti a 3 giorni.
Penso che possiamo ragionevolmente ipotizzare una durata la più breve possibile: non credo che lo stato di morte apparente sia esente da rischi. E meno tempo esige meglio è. Potrei azzardare alcuni minuti nei casi più felici e qualche ora in quelli più impeganitivi. Non credo di più.
Stabilito questo mi pare che possiamo concludere che l'opera al nero è certamente un inizio ma.......della fase........come dire.......del vivo dei lavori alchemici propriamente detti. Una fase intensa e decisiva. Un'accelerazione.
Quello che mi preme qui sottolineare è che la fase della preparazione è, a mio modestissimo avviso, la chiave del successo.
E in cosa consiste questa preparazione? Quanto dura? Si può fare da soli o è indispensabile una guida?
E perchè gli alchimisti si limitano a dire che bisogna avere il controllo totale dei pensieri e delle passioni e un cuore puro? Questi obiettivi sono quasi irraggiungibili e comunque: perchè non viene almeno suggerito un metodo di automiglioramento?
Sono convinto che sino a che non vengono date risposte esaustive e incontrovertibili a questi quesiti sia poco prudente avventurarsi nella fase........diciamo tecnica dei lavori ermetici.