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Vecchio 20-09-2008, 00.38.28   #16
Ray
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Mi sembra di giocare un pò sui termini...

Se cambi che senso ha comportarti come prima? Stai recitando per uno scopo, ma allora se reciti sei comunque cambiato, ma stiamo parlando di altro.

Non dico che se cambi sei costretto a comportarti di conseguenza, dico che il cambiamento modifica l'essere e quindi sei diverso. Si puoi avere ancora quel comportamento ma ai fini del discorso il cambiamento lo percepisci quando sei cambiato per cui anche il comportamento si è modificato per poterlo notare.

Non capisco la scelta di avere un comportamente essendo diverso, se c'è uno scopo ok, altrimenti?

Forse parli del percepire un potenziale cambiamento che si sta trasformando ma allora non c'è cambiamento.
In effetti mi sa che ti sei persa un po' il senso di quel che dicevo e che si diceva.
Non so che senso ha comportarsi come prima se si è cambiati, tuttavia parlavamo proprio di quando accade così. Si parlava della difficoltà di percepire un cambiamento avvenuto e io sostengo che il cambiamento è immediato, mentre non lo è o può non esserlo il processo che lo produce.
Una volta cambiati, quando capita che non percepiamo subito il fatto di essere cambiati, continuiamo come se il cambiamento non fosse avvenuto... tuttavia è avvenuto, il nostro perseguire come prima non toglie il cambiamento. Infatti dopo il cambiamento possiamo anche comportarci diversamente (oppure come prima) mentre prima no, potevamo solo fare come facevamo.

Per la questione dei termini: non è che stiamo giocando, almeno non io, forse però ti sfugge un po' il senso degli stessi. Le tue parole "anche il cambiamento si è modificato" a mio avviso indicano che intendiamo due cose diverse per "cambiamento" (dire che il cambiamento cambia è una contraddizione). Infatti, nell'accezione che uso io un cambiamento non può modificarsi, è qualcosa che avviene oppure no, è il passaggio da uno stato ad un altro. Non è il cambiamento che si modifica ma lo stato in un altro attraverso il cambiamento. Mi sa che invece tu intendi per cambiamento il prima e il dopo (o forse solo il prima) del cambiamento stesso, ovvero il processo (e quindi, se è così, è chiaro che quel che dico non ti suona).

Ma qualunque processo porta ad un cambiamento, altrimenti non sarebbe tale, ci sarebbe uno stato e basta. E se il cambiamento non fosse un momento all'interno o alla fine di un processo, non avrebbe senso parlarne.

In ogni caso nel post in cui rispondevo a Max era chiaro che intendevo il cambiamento come un attimo, un passaggio (il momento in cui non si è più una cosa e si inizia ad essere l'altra).
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