Farei un distinguo fra writers e vandali.
I primi si appropriano di spazi urbani pubblici abbandonati, spesso di periferia, e li colorano.
I secondi sono quelli che si arrogano il diritto d'imbrattare con scritte o disegni proprietā private o edifici storici.
Per i primi ho ammirazione: spesso i loro lavori sono molto validi e contrastano il grigiore di molte zone abbandonate.
In fondo č anche un modo per riappropriarsi di spazi che dovrebbero essere di tutti e sostenere: "ci siamo anche noi".
Per i disegni di luce, esiste da qualche anno a Torino un concorso che premia i progetti migliori e permette quindi ai vincitori di realizzarli.
E' un tipo di arte non invasiva, soprattutto se limitata nel tempo.
(A volte a certi obbrobri stabili che adornano certe piazze si deve fare per forza l'abitudine).
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