Tutto questo allarmismo non lo vedo ( tra l'altro parlando di crisi hanno detto già che è finita, almeno per gli altri paesi) e che fatalità soltanto l'Italia ora ne risentirà un po' ( strano eh).
In ogni caso ho imparato per esperienza che quando uno parla di fine del mondo, di quello che va rotoli, di quello cosi di quello cola, senza manco usare un accezione positiva, penso che tutto questo sia una proiezione della propria psiche ( praticamente è la nostra vita che sta andando a rotoli).
E' giusto porsi certi questiti, ma attenzione a fantasticare e a crearsi problemi primi del tempo perchè credo (almeno questo posso affermarlo con certezza) che nessuno di noi al momento abbia i dati scientifici o sia un veggente per affermare certe cose.
Stiamo vivendo un periodo difficile, sopratutto in Italia, e ricordo anche l'influenza che fa i media sulla crisi economica (influenza a quanto pare molto forte) per ingigantirla e per far vedere che il problema di tutto il mondo, quando invece il problema principale è essenzialmente del nostro paese, semplicemente per far dimorare la gente nell'ansia, nello sconforto, nella rassegnazione e bisogno di protezione impedire grazie a queste sensazioni lo sviluppo di qualità che richiedono "ribellione", coraggio, creatività.
Ed invece di aspettare la catastrofe, forse si dovrebbe partire da qui.