Citazione:
Originalmente inviato da turaz
il centrarsi e "l'essere" qualcosa a prescindere dal resto dovrebbe essere ciò cui dovremmo puntare per manifestare appieno noi stessi.
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Non esiste un prescindere dal resto, neanche se fossimo dentro un sarcofago pressurizzato e sotto vuoto, comunque saremmo immersi nel resto.
In tema volevo farvi presente che sopra ho scritto: "dirlo, ma anche solo pensarlo/dimostrarlo". Non intendevo assolutamente pronunciare questa frase, ma lo stato d'animo corrispondente, che poi è percepibile dall'altro più o meno inconsciamente.
La cosa potrebbe essere trasportata anche al di fuori dell'ascolto, gratitudine in generale per quello che si riceve.
Essere grati significa essere coscienti di quello che arriva... in pratica è il contrario di come ve l'ho posta: io sono cosciente di tutto ciò che arriva e di conseguenza sono grato. Altrimenti sono incosciente.
Il corpo se funziona decentemente (cosa non così certa) se riceve una carezza ha diverse reazioni che permettono di stabilire che ha percepito quella carezza, la psiche idem, può lanciare segnali attraverso il corpo (es con il linguaggio) oppure no... ma se non c'è quella gratitudine vuol dire che non si è neanche percepito... sonno insomma.
Ripeto non è detto che si debba esternare con mille salamelecchi, ma comunque c'è se c'è coscienza della cosa.
la cosa si dovrà ribaltare anche nel senso opposto, cioè quando riceviamo un torto.