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Vecchio 01-10-2008, 13.16.54   #44
nikelise
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Il mondo sta cambiando dagli anni 90 da quando i prezzi delle case hanno cominciato all'improcvviso a diventare esorbitanti.
E' un cane che si morde la coda. Non ne usciamo e in ogni caso come vada, vada saremo noi a pagarne le conseguenze soprattutto per l'inserimento di mercati stranieri come la Cina all'interno dell'economia Europea e mondiale proprio per coprire le spese, compromessi economici varie, ma allo stesso si impoverisce tutto il resto.
Io non sono per la nazionalizzazione, io sono proprio per il fallimento di certi sistemi (non ne faccio un discorso politico, anzi... ), ma ovviamente il loro fallimento comporta il fallimento di milioni di famiglie e questo sacrificio, mi rendo conto, è utopico, ma sarebbe la soluzione drastica e benevola che auspico, perchè sarei anche disposta a vivere in povertà con tutti gli altri "caduti" se questo significasse riequilibrare le sorti del sistema malato e perverso in cui vivamo, ma so... lo so, che dopo pochissimo tempo il più "forte prenderebbe il sopravvento e tutto da capo nel giro di poco. Allora cosa fare concretamente, davvero per affrontare la crisi?
Cambiare l'organizzazione famigliare. La società si dovrebbe basare sull'organizzazione famigliare, si basa sulla struttura della famiglia, infatti in ogni dove oggi vediamo che una sana organizzazione familiare, fa talmente paura che il sistema cerca in tutti i modi di sfaldarla - la famiglia - si può verificare che tentano in qualunque modo di distruggere la tradizione all'interno di questa. Sfaldano le basi di una famiglia sana trasferendo il tutto al di fuori della essa perchè questa non abbia la forza di autogestirsi. So che ti può sembrare un discorso semplicistico, ma riprendersi i valori e la forza di una famiglia ed applicarli secondo me cambia le cose, le famiglie di una volta superavano la fame, le crisi, senza bisogno di troppe cose. Certo ci vuole un tempo eccessivamente lungo e che comporta sacrifici in ogni caso, purtroppo il sacrificio economico e sociale al punto dove siamo è inevitabile, la rinucia è inevitabile e anche le arrabbiature per ciò ceh cerchiamo di costruire e non riusciamo, ma appunto perchè non abbiamo basi, non abbiamo la mentalità giusta. E poi, significherebbe lavorare per un mondo sano di cui godranno i risultati i nostri figli o nipoti, e chi è disposto a farlo?

Dopo il 29, quando in germania andavano a fare la spesa con le monete nel carrello del supermarket per un pezzo di pane, tanto era la svalutazione, si son ritiurati su, così faremo noi se riscopriremo valori interni, ma loro erano facilitati, avevano ancora le tradizioni.
Mi rendo conto che può sembrare un discorso tanto lontano dalla realtà e anche strambo, utopico e qualunque cosa, ma ci credo fortemente, credo che nella riscoperta della tradizione e la famiglia e nell'inevitabile sacrificio e rinuncia ci sia la soluzione. Se si cambia in questa tutti, in 100 anni le banche si ritroverebbero a dover pregare la gente di usarle e non saremmo più obbligati. Se smettiamo di usare la cara di credito... se smettiamo di fare rate se non dove è necessario .. se smettiamo di voler avere e inizamo a lavorare per l'essere ...

Tifo per te per mandarti più spesso a pesca senza troppo sacrificio...

Il tuo Sole , a differenza di quello di Astral , e' un discorso assolutamente ragionevole ( oltrecche' in buona fede!) e condivisibile ma temo ci voglia gradualita':i pericoli sono enormi a lasciare andare tutto a scatafascio .
La riforma del sistema ci sara' ma sara' lenta e la pagheremo sopprattutto noi .
D'altra parte l'America si e' sempre ripresa ed ha migliorato il suo sistema , una specie di opera al nero sui generis .
Quello che fa paura e' che secondo i corsi e ricorsi quello che e' toccato all'America , (che era piu' avanti di tutti ) potrebbe toccare in forma diversa a quei paesi che da poco sono entrati nell'economia di mercato :Cina India ecc. per cui saremmo punto e daccapo .
Speriamo che serva da lezione a tutti .
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