Discussione: Vampirismo psicologico
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Vecchio 02-10-2008, 12.21.06   #86
RedWitch
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
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Un vampiro fiuta la debolezza allo stesso modo, accettare le proprie debolezze è in effetti la strada migliore, anche se fà male e anche arrendersi all'evidenza che certe macchinazioni esistono eccome e chi le opera si sente pure nel giusto

Che ne pensate?
Penso anche io che l'indifferenza non sia la strada migliore (soprattutto perche' se si trattasse di indifferenza vera non ci faremmo vampirizzare ), insomma sarebbe un modo per raccontare a noi stessi che non ci importa.. invece anche se con il tempo di possono trovare strade migliori, penso che inizialmente (anche se brucia un po') , mettere dei paletti, una sorta di difesa possa essere utile. Se fino a ieri tu piangevi e io correvo da te, e mi accorgo che questo mi sfinisce , smetto di correre da te (facendo resistenza a quella parte di me che mi fa correre), soffro un po', ma non ti concedo quello che tu fino a ieri davi per scontato.

Per dirla come Gris, si io credo che abbiamo dei buchi, delle mancanze per cui l'accorrere verso l'altro nell'esempio che facevo sopra e' comunque un modo per riempire il nostro di bisogno (tu piangi, io corro, e mi sento buona, tu sei appagato perche' io ti consolo, io sono appagata perche' ti ho consolato, solo che saro' anche stanca avendo dato piu' di quello che avevo.. etcetc sempre li torniamo )
Lo vedo come un circolo che se non spezziamo ci prosciuga (ma nel contempo inconsciamente ci va pure bene cosi'.. ). Se si e' incatenati l'unico modo per liberarsi e' rompere la catena quando la vediamo e uscire dal meccanismo che si innesca..

Se vedo la catena (prima non potevo vederla), la rompo (chiudo i rubinetti), e soffro un po' ma le cose cambiano.. e il vampiro dirige la sua attenzione altrove..
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