Citazione:
Originalmente inviato da gibbi
.... un conto è il rispetto della normativa , un conto è la condivisione ,
lo scambio che tu genitore dovresti comunque avere con tuo figlio sull'andamento del suo rendimento scolastico e ciò indipendentemente dalla formale comunicazione della scuola ... una vocina mi urla ... però visto che lo mantieni e che è a carico tuo in tutto e per tutto .... non sarebbe "corretto" che tu potessi essere informata sul suo andamento ?
Tanto per la cronaca in classe di mio figlio hanno firmato per il voto segreto 25 studenti su 25
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Quindi anche tuo figlio ha firmato, mi pare di capire.
Devo dire che sono collegate, a questo discorso, tante cose. Prima fra tutte una non più attuale - forse mai stata a parere mio - identificazione del limite che intende definire il maggiorenne e per questo differenziarlo dal minorenne. Ma qua esco fuori dal seminato, però è indirettamente richiamabile, secondo me.
Direi che concordo con te su molti punti. Dico anche che, forse, bisogna guardare la cosa " dal punto" del neo maggiorenne.
E' ormai pacifico che molti non aspettano altro, per la patente o fare tardi, per avere insomma quei privilegi che sono preclusi di solito prima del compimento della maggiore età e tanto altro. A questo punto, il potere disporre di una propria situazione rientra nella ( probabile ) facoltà di gestione, da parte del/della ragazzo/a, sia di questa ma anche della conseguenze che ne possono derivare. Cioè se per esempio tuo figlio ha firmato è implicito che si assuma le responsabilità nascenti da questa scelta. Giocoforza, a questo punto, pure questo "ora rientra " in quello che il giovane ha attesa di definire. Della serie: " ora sono maggiorenne, la legge dice che lo sono, e siccome della situazione scolastica non mi va giu che te ne interessi pure tu, firmo! ".
Per altro però hai ragione.
La cosa nella sua formalità, e per quanto formale, comunque incide sulla condivisione. Non direi che andrebbe ad incidere solo sull'andamento scolastico o sulla possibilità di conoscerlo ma per effetto di questo che esprime una manifestazione di libertà " dal " genitore, anche sul resto del rapporto. E' inevitabile, secondo me, un cambio di questo rispetto a come si manifestava prima; insomma un riconoscere che, a prescindere dalla formalità di una firma, un rapporto muta comunque.
Ora, detto questo, è vero che sta ancora a casa, pur se maggiorenne, e lo stesso " dipende " dai genitori, ciò però non escluderebbe un approccio diverso che diventerebbe collaborativo, e per questo condivisibile partendo da basi differenti - cioè non dal presupposto " siccome stai con me a casa per questo mi dici tutto quello che fai" - piuttosto che avere la pretesa di fare o non fare qualcosa per lui/lei. Insomma riconoscere che sta crescendo al di la delle concessioni che la legge può dare.