Ehhh?? Ok Astral
grazie per il tuo contributo,ci ho messo un pò ma alla fine credo di aver capito cosa intendevi.La tua prof di italiano avrebbe detto"...si nota l'impegno ma ti rimando a settembre"
se non altro non ricorri ai miseri copia-incolla per darti un tono!
Uno,mi chiedi di ripetermi ancora una volta?
Su dai,hai capito benissimo
...ti concedo il beneficio del dubbio solo "pour parler".
Sopra ho
più volte specificato quale tipo di volontà prendevo in esame "quella che arde,che crea";esponevo in visione la "volontà come mezzo motrice di un atto creatore",
"...una azione intrapresa nella più totale esaltazione dell'ego,non potrebbe che intiepidirsi in presenza dell' umiltà,più consona ad un atto devozionale e contrastante con la superbia di un atto demiurgico".
Per quanto concerne il perseguimento dell'umiltà come
via di redenzione e avvicinamento al divino,facendo riferimento ad una specifica corrente religiosa ho inteso(passato prossimo prima persona singolare)sottolineare il rischio a cui potrebbe incorrere il fedele qualora decidesse di seguirla;poichè dietro il termine umiltà sono celati una serie indefinita di significati espliciti e una cascata di
idee associate che si presterebbero benissimo come mirabili strumenti di assoggettamento per il prossimo.