Con la pasta delle tigelle (dalle mie parti si chiamano cosi') si puo' fare il gnocco fritto.
Si tratta di stendere la pasta con uno spessore di circa mezzo centimetro a forma rotonda oppure a rombi, forare con una forchetta la superficie e buttare nell'olio bollente (meglio lo strutto).
In questo caso non serve lasciare riposare la pasta ma una volta impastata si fanno i pezzi da friggere.
Si scalda una padella con lo strutto (versione tradizionale) oppure un buon olio da friggere ad una giusta temperatura, ovvero non deve fare troppo fumo lo strutto o l'olio.
Si condiscono con affettatti che nella tradizione e' solitamente prosciutto (di Parma e' il migliore, il piu' dolce).
Gibbi se vuoi provare a fare il gnocco fritto la ricetta e' valida anche per il gnocco
AGGIUNGO:
ahh... dimenticavo che la pasta a contatto con l'olio bollente si gonfia. Bisogna lasciarlo cuocere su di un lato eppoi girarlo con la ramina (paletta forata) e concludere la cottura sull'altro lato. Il gnocco deve essere dorato e non troppo cotto. Lo si stende su un paniere con carta assorbente e lo si mangia ancora caldo.
Buona appetito