Dopo le parole di Uno nell'altro 3D
mi sono fermata a riflettere su indignarsi, e poi indignazione.
Una azione o č degna o non degna, come dice Ray di appartenere all'uomo.
Quindi un'azione viene valutata e deve essere valutata sotto questi parametri morali o anche etici.
Poi se uno si indigna o meno dipende dal suo livello di coscienza probabilmente, ma se una cosa č indegna lo rimane al di lą delle possibilitą che chi l'ha compiuta possa avere avuto, visto, percepito sentito... e mettiamomci tutto quello che vogliamo.
Per cui l'azione in se stessa rimane indegna non si scappa.
Abbiamo fatto l'esempio (Daf) della pedofilia, o altro ben inteso, essa č e rimane un'azione indegna di poter essere associata all'uomo, non ha nessuna dignitą, ecco che ci si indigna davanti a questo abominio, poi ci sarą di tutto dietro a questa azione, dentro l'uomo che la messa in atto, ma l'indignazione esiste e deve essere tale. Mai le spetterą dignitą che non merita.
Quindi l'invidia genericamente esposta puņ essere anche una bassa insinuazione da parte di chi pretende che tutto sia lecito.
Che ne pensate?