Citazione:
Originalmente inviato da RedWitch
La capacità di "stare" quindi come capacità di mantenersi in un determinato stato? Nel caso di stare all'erta, mantenere alta l'attenzione, sta cosa mi riporta al post che ha scritto ieri Gibbi in Pazienza,forse perchè mi ha colpito, ma questa capacità di restare nelle cose credo sia molto importante, anche lo stare bene , tu l'hai usato nell'accezione di agiatezza economica se non sbaglio, ma per stare bene (psicologicamente e fisicamente), va mantenuto comunque un equilibrio... il che anche se non sembra implica un certo movimento secondo me..
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Anche secondo me. " Stare" implica l'essere arrivato " in quel punto". Sembra scontato, perchè appunto si da per scontata la posizione stessa ovvero quello che si intende, ma forse non lo è tanto. In effetti bisogna muoversi per " stare li", posizionarsi. Muoversi per arrivare e quindi stazionare.
Però, tornando a quel che ha detto Ray nell'introdurre la discussione, riportando le parole di Uno:
Citazione:
Colgo, con la dovuta calma, un suggerimento di Uno dato in "alchimia" un annetto fa... a dimostrazione, come appunto lui dice la, che c'è chi sembra all'erta ma è lentissimo
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C'è allora chi pare stare in quella posizione, in quel punto, dunque all'erta ma in fondo non lo è. Come se ci fosse una posizione fittizia che non è da considerarsi una vera e propria pedana per l'attenzione ma altro.
Però mi pare di capire che c'è anche chi pare lentissimo ma è comunque all'erta...