Discussione: il lato oscuro
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Vecchio 20-11-2008, 01.35.14   #7
dafne
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Predefinito vulnerabilità

Continuo qui perchè è un altro pezzettino di questo buio che ogni tanto perde un tono di scuro..
Vulnerabile, sono vulnerabile e non riesco ad accettarlo, mi spaventa moltissimo questa parte della mia vita e non parlo solo della sfera fisica ma anche di quella emozionale e, certamente, di quella mentale.
Sono vulnerabile a tutto se abbasso i muri che ho tirato su con gli anni ma abbatterli è inevitabile e necessario se voglio conoscermi.

Ho paura, sempre più spesso e con maggiore insistenza e la frase letta mesi fà "tutte le paure sono riconducibili in linea di massima ad una unica che è quella di morire" che ai tempi mi faceva sorridere (beata incoscienza) adesso assume significati più profondi anche se sono certa di non averne ancora compreso appieno il senso più profondo, non l'ho ancora del tutto metabolizzata.

E mi proteggo, mi proteggo dal mondo che ho sempre conosciuto come possibile nemico costruendo muri di pensiero, gestendo schemi ripetitivi e rassicuranti e innalzando barriere di ciccia.

Ci starebbe bene la frase ad effetto ora "ma il problema è dentro di me, sono io" ma oggettivamente non credo di essere arrivata a quel punto, non ho ancora accettato di essere io a generare tutto questo, io a direzionare le mie energie e i miei pensieri in un modo piuttosto che un altro, io a continuare a perdurare in schemi funzionali a ciò che credo di essere mentre per quanto sventoli bandiere di spavalderia e coraggio sono talmente spaventata da tutto da aver paura a tentare un nuovo lavoro, paura di gente nuova, di cose nuove...più facile dirsi che non si è all'altezza.

Sono vulnerabile, e ho la sensazione che finchè non riuscirò ad accettarlo e a convivere con questo non riuscirò nemmeno a usare le armi che sono sicura devo avere in dotazione, da qualche parte, per difendermi chissà che non diventi finalmente ordinata così le trovo....

Non so se centra, forse no ma vado a ruota libera stasera e ho bisogno di vederlo scritto per capire la proporzione della str..,che ho scritto ecco..ma anche la femminilità l'ho sempre vissuta come vulnerabilità totale,o è manifesta la bimba, che va curata,o la parte donna di me vive e convive e si manifesta se si rapporta con un uomo che in qualche modo mi bistratta, e per arginare questa debolezza reagisco tirando fuori il maschio aggressivo e divento fumina.
Paura.
Paura di essere vulnerabili, di venire trascurati, paura di essere inutili, paura di avere freddo e fame di sentirsi soli, paura di scomparire...paure a cui reagiamo in tanti modi, a volte giusti molto spesso sbagliati, reazioni che a volte generano altre paure e ancora maggiore rigidità e non voglio sentire, non voglio vedere e non mi piace l'eco delle mie paure nel vuoto che ho dentro e così spendo, mangio, mi occupo d'altro, ma tutto questo resta lì, proprio lì dietro a quei muri.
Si, credo proprio che non reggerei se cadessero tutti e tutti assieme.

Meno male che un optional in dotazione l'ho ritrovato, un pò di sano ottimismo, il credere che ci sia sempre qualcosa di meglio, il famoso sole sotto le nuvole, ora vedo che è quanto mi ha tirato fuori dai guai molte volte e se anche mi rende ancor più vulnerabile non voglio mai più rinunciarci, neanche se questo mi fà passare per un'incosciente o superficiale o sempliciotta.

uffa ma che fatica....
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