Non sono proprio daccordo su quello che dici, non sarebbe soltanto una recessione economica, ma anche e sopratutto una recessione culturale.
Cosi, mentre in Francia, in Inghilterra, in Germania, e nel resto Europa se vogliamo i giovani hanno un futuro, e vengono pagati veramente per quello che hanno studiato, in Italia si avrebbe una recessione, più gente ignorante, meno gente che studia, e che a 14 è pronta a fare mestieri come il falegname e l'idraulico.
Senza disprezzo non tutti sono portarti per sti mestieri, che un tempo erano tramandati da padre in figlio ed erano dati proprio dall'ignoranza.
Si crea il messaggio che studiare non è importante e che è importante solo lavorare.
Il problema dell'università non è una questione di lusso ( se voglio veramente laurearmi posso sempre spacciare o prostuirmi i soldi si trovano), il problema è appunto la creazione di corsi inutili universitari che non servono appunto a niente.
Le nuove generazione si sono evolute, fare certi mestieri oggi oltre che economicamente sconvenienti è da pazzi.
Occorre anche che certi mestieri si aggiornino con i tempi, per trovare dei ritmi più consoni.
Purtroppo ci saranno sempre genitori che per far studiare i propri figli, faranno persino i debiti!
|