Pensavo che se da una parte proiettiamo noi stessi sugli altri, ci sono come è già stato detto, il ricordo di fatti accaduti nel passato che ci (lavorano dentro anche occultamente) fanno pensare su due volte da prendere una certa iniziativa di spinta sincera ( e di fiducia) verso l'altro.
Però dall'altra parte se fossimo a posto con noi stessi, o credessimo fermamente nella provvidenza, non dovremmo proccuparcene, perchè tutto ciò che arriva è qualcosa che ci serve. Se credessimo veramente in un Padre buono e generoso che non da una pietra da mangiare al proprio figlio che ha fame, probabilmente riusciremmo a smettere di proiettare e ascolteremmo di più il nostro Cuore, e invece di pensare a cosa potrebbero farci di male, potremmo pensare a ciò che potrebbero donare a noi, tramite quell'incontro o meglio ancora smettere di preoccuparci e agire.
Beh questa società è costruita sulla paura e quindi questo è risultato, attraverso la paura l'uomo è capace di tutto (riesce a fare la guerra per la pace) visto che è il suo più grande demone. Con la paura veniamo manovrati e ci allontaniamo dall'essere. La paura è divisione tra me e tu ed è il contrario dell'amore.
Sig