Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Spesso chi vuole saltare i passaggi necessari (tipo gavetta etc..) è colui che poi si inalbera perchè chi ne ha fatta guadagna bene e più di lui.
Sto parlando in generale sia chiaro, che nessuno si senta parte in causa.
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C'è tanto di contratto oggi che regola il praticantato contratti che non vengono rispettati appunto. Il praticantato è giusto farlo non nasciamo tutti direttori d'albergo, l'esperienza non si studia si fa, ma spesso il mercato del lavoro non offre un adeguato praticantato da una parte, e il mercato dei lavori molto spesso non è disposto ad imparare.
Il problema è che se in italia nasci praticante e muori praticante c'è qualcosa di sbagliato di fondo.
Il discorso di Uno lo capisco perchè c'è chi esce da scuola e si "crede qualcuno" questo è indubbio. Tuttavia c''è anche che chi con il discorso dell'esperienza assume personale gratuitamente favorendo lo sfruttamento del lavoro e arricchendosi sulla cosidetta "gavetta" altrui.
Il discorso del guadagno poi è relativo, non è sempre positivo arrivare al vertice: se devo farmi 16 ore per 2000 euro, forse è meglio farne 8 per 1000.
Griselda non condivido molto il discorso della tradizione, perchè se mio nonno o mio padre facevano quel mestiere, non è detto che io sono portato per quel mestierie ( per io non intendo Astral).
Poichè va considerato che quando ci si sposa, si possono prendere anche caratteristiche dell'albero geneaologico anche della nonna e della mamma.
Per cui nonno, muratore, padre muratore, e magari il figlio predisposto per fare l'autista.
Il fatto della tradizione di padre in figlio è anche opera di una tradizione maschilista spesso errata e che tra l'altro non considera nemmeno la donna, che appunto eredita il mestiere della madre ( ovvero la casalinga).